Pègaso - anno II - n. 1 - gennaio 1930
20 A. Palazzesoh·i le carezzavano carezzavano i grossi maremmani ai quaJi i dome– stici servivano' il buffet; interrogavano i ;pastori che abbassavano la testa incapaci di rispo111dereper la timidità; offrivano loro doni che :ficcavano in tasca senza il coraggio di guardare ; mandavano a salutar Sinrugoga éome un a,mico, e si interessavano deilla sua salute. E quando 111ei pomeriggi di buo111 tempo le due signore si recavano in pariglia alla passeggiata delle Cascine, e la carrozza passava davanti alla casa di Si111agoga, il vecchione si alzava lento e sèuo– prendosi il capo faceva loro collle braccia aperte un profondo in - chino; e quelle dalla carr,ozza si agitavruno tutte, oolle mruni e gli ombrellini, e facevano ballare i pennacchi del càppelllo ·per salutare Sinagoga. Cocchiere e cameriere si da,vrun d'occhio con un piccolo sorriso : « era in fondo un mestiere pia.cevolissimo portare i maitti a ZOlllZO )). C'era però fra i pastori dli Si111agogauna ragazzetta di monta– gna più audaoe a,ssai dei maschi e intraprendente, che non tardò a rispondere alle domande delle signore, ridendo apertam ente degli strambottoli di lingua che dicevamo iintramezzati dlag.li «Oh! oh!>> e del loro accento esotico; essa portava i saluti e le amb asciate del padrone, che aveva i dolori alle ossa ,poveretto, e non poteva call1:– minare, é i dolori li aveva ,presi in valle, andando a caccia quando era giovane ; e una volta attaccato in co111:fidenza, 11apetulrunte pa– stora non si peritò di dire un giorno che quand!o si recavano lì colle pecore dovevano 'lasciare a casa solo e rinchiuso il Ullo, che gridava e piangeva poverino, perché 1110n ci voleva stare. « Lillo ? Lillo ? )). Presero ad esclamare in e-oro le due signore << Lillo ? Oh! )). l< Povero lillo, sì>> incalzava la pastora cc si dispera e piange, ... morirà>>. In quell'ora di bea,titudine per le creature di tutta la tribù di Sinagoga oe n'era, dunque uno che soffriva, la vittima, e piamgeva .... Ma 1110n era du111que possibile fugare il dlolore òaJl mondo per un solo istante ? ccPovero Zillo, sì>> co111tinuava piagnucolosa l'astuta bambina. ccSinagoga non voleva che lo portassero per ri– spetto alle signorine>>. cc Lillo ! >> ripetevano quelle in rungustie come i;,uicarboni ardenti. E perché non avrebbero ricevuto il lillo? Per– ché non glie lo volevano portare? Il Wlo era ill maiale ohe Sinagoga 'aveva l'abitudine d'illlgrassare ogni alllllo ad uso della famiglia, e che mandava. fuori col gregge. Era il buffone della combriccolla il clown; istigato dai ragazzi ne faceva d'ogni sorta e colore, giacché quelli prendevano tale dimestichezza. con lui quasi fosse stato un famciullo anch'esso, :fi.111ché non incominciava ad ino-rassare che pooo a poco diveniva sa,ggio, egoista pigro e sornione :vvicina~dosi Finv<.>rno,forse presago della fine 'immilllente d'ogni sua felicità. Qua,nd'era ucciso per più giorni i ragazzi rimamevano mogi mogi né volevano mangiarne, e .si facevamo forza per portarsene alle labbra il primo boccone; poi, rotto il ghiaccio, e trovando che la ca~ne del BibliotecaGino Bianco
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