Pègaso - anno II - n. 1 - gennaio 1930
18 A. Palazzeschi passavamo dentro carrozze quasi inavvertite, come meteore; e~ erano dame distinti·ssime ed eleganti ma che a.ppena era dat0 d1 notare alla sfuggita; le forestiere v,ere, che tutti conoscevamo a sazietà come persone della fa.miglia, erano quelle che si inooilltra– vano sempre giubilanti e fresche fres~he, ooi rpentoli i fasci d~ll'erba e i troillchi d'albero, che anche le p,1etre conosoevano ormai e illes: suno guarrdlava più. « Una forestiera-?)). Ohe cosa c'er,a duillque d1 oosì -orrendo e di cattivo gusto ,e di bislacco nel suo vestito, o quale veleno illelle parole della conoscente per essere assomigliata a uina di queille scimunite, quelle befane, quelle rificolone, a UillOdi quei soggetti ,da camievale ? Tale era l'inquietudine di mia madre quel giorno, e tale o press'a poco, il pregio in cui le indigene usavano tenere le zelatrici della bellezza. Queste ,abitavano i piccoli quartieri suggestivi deltla città antica, con fiillestre alte e terrazzi sul fiume o •sopra i tetti, davanzali fio– riti e loggette da cui si potesse fare all'amore uill po' con essa; e dispo1nevarn.o di mezzi limitati o modesti; ma c'errun .p,oi le ricche che si ,stabilivano illelle ville storiche e sontuose dei dintorni, pren– dendotle ID affitto· o acquistandole direttamente, e dove vivevruno realizzamdo ogni loro segreta aspirazione. Poco a poco nei parchi e nei giardini si espandevamo le piante quasi volessero riempire il moilldo di felicità; gli uccelli vi si rifugiavano da ogni parte, diven– tavamo passerai, mèta di stormi, e vi facevaino il 111ido sempre più ID basso; i merli le ghiandaie le capiillere finivano per farlo-al!l'al– tezza ,degli occhi umani, tainto da poterci guardar dentro elevandosi sulla punta del piede senza recar timore o molestia; le rondini dJen -· tro la casa addirittura; tutte le bestie divenivano meno timide e scontr-ose, i cami i gatti ammansivano la !loro crudeltà o prepotenza e gonfi di cibo si ·sdraiavano al sole rinunziando a ,nuocere per puro spirito di sopraffazione; -cercando di no111 giuocarsi il posto tanto alla leggera. Una convivenza pacifica, amalgamata dall'amore delle protettrici, si starbiliva fra gli a,,nimaJlid'ogni specie, ragni, topi, tartarughe, lucertole, chiocciole vermi insétti, nessuno escluso; e se ,accadeva il crimine fra essi la cosa assumeva importamza gra– vissima, una vera e propria inchiesta ve111ivaperta fra i domestici che fingevano di prender-e sul serio l'accaduto, e funzionava una corte di giustizia per punire il oolpevole od emendar➔lo. Anche la mort:e assume:7a aspetto sere111-o e imponente, si facevamo bare di llegm pregevoli con ooltri di seta e di velluto, e sepolture dolcissime fra le rose. Erano generalmente due, amiche o sorelle o dama e damigeltla di compag111ia,zittelle quasi sempre e in là 'oogli anni, o ,se no vedove o_ in_stato di divorzio; gli uomini sempre rulbamdo da questo genere di vita; e la sera i,n un salone principesco fra grap– poli di candele ardenti e 1 umi a olio e uno scia-me di domestici im - BibliotecaGino Bianco
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy