Pègaso - anno II - n. 1 - gennaio 1930
110 DANTE, La 1Jita nuova t!OO. brani nei quali H primo abbozzo lirico d'una canzone o d'un sonetto s'il– lumina d'una luce più raffinata e più intensa, sotto l'influsso della nuova e più· chiara coscienza che il poeta ha acquistato della sua vicenda d'amore. In questo senso si può e si deve dire che la parte scritta in prosa rappresenta un più alto grado di maturità umana, e in qualche modo anche poetica: ed è essa infine che dà il tono all'opera tutta-, creando quel clima mistico e devoto, quell'atmosfera di chiusa e singolare esaltazione, che tutti più o meno i lettori debbono avervi sentito. Poesia sì certamente : ma tale da richiedere in chi legge uno stato d'animo speciale, una singolare comunione di sentimenti, un'attitudine di commosso rapimento: poesia delicata e fragile tanto che, a toccarla con ·mano men che leggera, c'è pericolo di vederla subito gualcirsi e appassire. Anche Dante lo sapeva che eran cose da trattarsi con modo lieve e da esser dedicate solo alle donne ; e lo dice : .... tratterò del suo stato gentile, a respetto di lei, leggeramente, donne e donzelle amorose, con vui, ché non è cosa da parlarne altrui. Era naturale perciò che, in ogni tempo, la lettura della Vita Nuova riuscisse più agevole e piana alle giovani donne che non ai critici vecchi e sapienti. · NATALINO -SAPEGNO. F. TRABAUDI ·FoscARINI, Il pensiero di Carducci. Indice analitico-siste– matico di tutta la materia contenuta nei venti volumi delle opere. - Zanichelli, Bologna, 1929. Due volumi. L. 90. Quelle migliaia di lettori, che già posseggono i venti volumi delle opere del Carducci, non vorranno a loro aiuto acquistare questi due bei volumi di indici che la Trabaudi Foscarini ha, a posta preparato con ìunghissime fatiche? Dopo quasi un quarto di secolo Carducci è, ancora, un poeta uno scrittore vivo e grande : il più vivo e il più grande, del secondo otto– cento, nella coscienza almeno dei lettori calmi, che della poesia hanno un gusto calmo. I nuovi orientament_i nulla hanno potuto sulla sua opera; anzi, se, a quanto si dice, una certa salute e sapienza è nel desiderio di quelli che amano le lettere, e non si ostenta più, come una volta, di fuggire dalla scuola e dalla disciplina, Carducci resta dopo tant'anni, la migliore scuola, e nei suoi volumi di prose letterarie pu·ò bene inse– gnare come uno possa arrivare agli scrittori per tutte le vie, da filologo, da lettore o, anche, da semplice scolaro. E la poesia aiuta questo impulso, sia pure per una illusione ingannevole che balena di pagina in pagina, ( BibliotecaGino Bianco
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