Pègaso - anno II - n. 1 - gennaio 1930
DANTE, La vita nuova ecc. 105 con l'educazione biblica e mistica, v'appare la lettura ammirata di Virgilio, di Lucano, d'Orazio, d'Ovidio, e l'imitazione della letteratura contemporanea. Cosicché meglio giovano, se non a indicare fonti certe dalle quali Dante abbia derivato modi di pensiero e d'espressione, al– meno ad inquadrare storicamente in modo più ampio del consueto il · suo atteggiamento letterario, le citazioni, che il Manacorda ci offre fre- . quenti, dalle poesie di Walther von der Vogelweide e dal Libre de A.mie !! A.mat di Raimondo Lullo. Il vezzo dell'interpretazione allegorica e mistica della Vita nuova ba le sue radici nella conoscenza appunto insufficiente ed affrettata del singolare e raffinato clima di cultura in cui nasce e prospera la poesia d'amore medievale. Ad intender nella sua precisa cornice storica il li– bretto giovanile di Dante, occorre ricollegarlo, com'è naturale al mo– vimento poetico dello stil nuovo : e questo, a sua volta s'intr:ccia per mille legami a tutta la letteratura dei secoli di mezzo, ~ non solo d'Ita– lia, com'è noto. Ricollocata l'opera nel suo ambiente e ne' suoi tempi, mille cose che prima parevan stranezze e misteri inesplicabili si fan limpide chiare e naturali agli occhi dello studioso. Senonché proprio questa necessaria e tutt'altro che facile pveparazione storica fa difetto alla, maggior parte degli interpreti : né basta sempre l'intelligenza e la dottrina: occorre anche talora sapersi trasportare in un punto visivo che è estraneo al nostro mondo e alle nostre abitudini moderne. ·D'al– tronde s'è visto, specie in tempi romantici, che un siffatto •distacco (e quindi un più sereno intendimento. della Vita nuova) riusciva, meglio che agli eruditi e ai critici, ai giovani innamorati non del tutto digiuni di buone lettere. Nei secoli del medio evo, per l'influsso essenzialmem.te della nuova èhiltà cristiana, che insegna ed impone agli uomini una p iù ai;;sidua attenzione ai fatti della coscienza, si elabora a poco a poco nn sistema di complicate indagini psicologiche, nel quale, insieme con i risultati delle analisi compiute in questo campo dagli Ebrei, dai Greci, daJ ;La– tini, dagli Arabi, vengono a confluire il rigore logico e il gusto delle distinzioni sottili degli scolastici, la passione speculativa dei mistici, le immagini e le formule dei poeti antichi e recenti, la ricca. e varia esperienza degli uomini, e massime di quelli - studiosi e letterati -– dotati d'una maggior sensibilità affettiva. Questo sistema è costituito da un patrimonio, complesso ed eterogene~, di de~nizioni e. di di:isioni, di paragoni e di riferimenti; il quale non rimane r1stretto a1 dotti, bensì diventa a poco a poco, sia pure in modo inconsapevole e non senz3: con– fusione, bene pubblico : e già ai tempi di Dante era largame1:1t~ d1ff~so anche in ambienti di non raffinata cultura. Questo lavoro di mdagme psicologica, portato nei terreni più ~iversi e _101;1tani,. _acquista un p~ù singolare rilievo e diviene oggetto ~ una cur1~s1tà P,rn estesa .e varia quando s'attacca a studiare e d_efi?u~ la pa~s1?ne, d ~~ore. 81 muove dapprima, in questo campo, dai hbri notiss1m1 _dov:1d~o, c~e vengon tradotti discussi commentati a più riprese: ma 11 cr1stianes1mo aveva introdotto nella storia un nuovo concetto della oharitas che, pur distinto · in sé e nella sua nobiltà dall'amore terreno ed umano, si svolgeva con forme e modi paralleli ed analoghi al processo di sviluppo di quello. Bib ,oteca Gino Bianco
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