Pègaso - anno I - n. 12 - dicembre 1929

Il servitore del Diavolo 719 A.mcii.e questa risoluzione trovò il suo contrario. Mettere a San– t' Amto1I1iouna ghirlanda destinata alla Gorizia1I1a,· era UIIla cosa i111giuriosa,al Santo, e poi la rivedrebbe anche domani e dopo. La- . sciare la ghirlanda fuori dell'uscio, tutti domandavano per chi era. Allora decise di mandare la ghri:r landa nella oappella mortuaria ·del- 1' ospedale, e deporla a caso sop•r•auna bara. E se in quella bara giacesse u111a creatùra i111nocente? - No, 1110, !Ilon è possibile che io infami una onesta bara OOIIl una ghirlanda di rifiu,to d'un funerale mancato. Ma intanto ·bisognava levare di lì la corona destinata a quella maledetta donna. Voleva rimandarla al fioraio perché riutilizzasse i fiori e il fusto. ,Ma ~bbe paura che sua madre lo risapesse. Era me– glio ormai lasciare la ma,dre nell'illusio111eche fosse vero tutto. La voleva nascondere tra il concime, o bruciar la in mezzo ad un' falò di paglia, buttarla nel chiusi1110del pozw nero, 111ellacassa del carro della spazzatura, nel forno del tintore marsigliese, affo– garla 111ella buca della calce, che era lì presso, d,ove costruivano una casa, o rimpiattarla nel carro funebre di lusso. Era come un assassino che volesse fare sparire il cadavere della sua vittima e peinsa al modo mig,liore, per 1110111 essere scoperto. Così scarta via via, e via via immagina trovate diaboliche e tro– vate infantili suggerite dalla febbre che gli morde il sangue. IX. Giuda era un nome oomrnnissimo in quei ,paesi. Io credevo che il nome di Giud·a fosse unico, che appartenesse a u1110 solo. Credevo che no111 fosse un nome come quello di Giuseppe, dli Mi– chele, di Giovainni, un qualunque nome proprio. I111veceGiuda era un nome, come un altro. . Cadevano così tutte le mie fantasie sul conto e sul 1I1ome del mio maestro:. - Duro d'u!Il contadililo ci hai messo t-anto a capire una cosa oosì semplioe ? Giuda il mio ma€stro, non era diverso dall'altro Giuda Dabbak, che teneva le conferenze sul Diluvio u111iversale,e sosteneva che Iddio aveva sbagliato le misure della barca. Questo Giuda Dabbak, dlo_ttore di :filosofia, spingeva le sue dottrine oltre il limite a cui l'altro Giuda IIlOil era arriv,ato . .Spiegava oome ,si atro:fizza1I10 certi organi, e come certi altri •si sviluppaino. Come oerti cwtaclismi venissero sca,mbiati ,per il diluvio UIIliversale. Pa;rlava di tutti gli altri diluvi, prima di quello descritto dai sacri testi, con tale precisione di dati e di date che pareva c~e BibliotecaGino Bianco

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