Pègaso - anno I - n. 12 - dicembre 1929

714 E. Pea Firnalmeinte la donna s'impazientì di aspettare e scese le scale; II Maltese nel vederla scendere, ebbe l'isti1I1to di 8Jlld1arle inoo1I1tro,ma poi il sec01I1do,pensiero lo fece illldietreggiare di qualche passo ver.so l'intemo del[a stalla. Quando fece per rivoltarsi, la donna era sull'uscio della stalla. _ Scusi, non c'è uno al cwncello di servitù che pa,rli italiamo? - Ma quello IIlOIIl è un CaJI1cello di ser~tù. - Non è un cancello di servitù ? - No, è una casa di agitatori. - Agitatori ? che cosa vuol dire ? - Vuol dire, volere essere tutti eguali nel mondo. La do1I11I1a rimase interdetta. Aveva sempre creduto si trattasse di urn'ageinzia per collocare gente di servitù. - Ora capisco le pal'ole scritte sulla parete dello staJlloone : « Dio è il solo nostro padrone >>. L'amico della Goriziana, che aveva la pelle del muso oome il barbazzale dei tacchini, e gli occhi piccoli, porcini, tondi e malaticci, era Livornese ,per la ·Goriziruna, ma di altri paesi e dli altre 1I1azio– nalità per le taJllte altre CO!Il le quali aveva oonvegni e traffici in altri giorni e altri luoghi. Uno dei tanti sfruttatori di donne. Di queste piaghe IIlOIIl è pieno soltanto il regno del Faraone. Guastata e deva– stata, la serva goriziana, che era ,staJta un fiore e un colosso, si era fatta uno .straccio di donna in pochi mesi di vizio. Reduce dall'ospe– dale, veniva a chiedere un servizio di poca fatica. tMa i1I1vecedel cancello di .servitù aveva trovato una Baraoca di agitati e di agi– tatori, che per lei era la ;stessa cosa di UIIl circolo dell'esercito della salute, e domandava al Maltese : - Gli Evangelisti della Baracca Rossa, potraJlllilOaiutarmi? - Sì,. sì. Stia sicura! - Il Maltese andava dietro al suo ragio- namento. Non aveva runimo dli scaociare una donna ammalata. L'aveva vista bella, sana: l'aveva desiderata, e adesso quasi gli pa– reva di e"sere obbligato a farla curare. La condusse ÌIIl U1I1a camera ammobiliata, ÌIIl una strada vicina alla sua scuderia e le disse: - Stia qui, ,Signorma, e no1I1 si preoccupi : penserò a tutto io. Questa vita in comune durava da più anni, quando il padre e la madre del Maltese, vecchi dii 1I1eramorale, scopersero che il figlio te- 1I1eva, urna do1I1na ilil una pensione. La madre diceva: - È una don– naccia, se la sposi ti maledico. Ed il p•adre per contraddire la moglie, poneva questo dilemma: - Se è vero che prima di vivere COIIl te era una donna onesta, la devi sposare, se no, ti maledico io. · Il Maltese stava tra due maledizio!Ili. Aveva detto che si trattava . di una OIIlestado1Ima, tradita da lui, con la ·promessa di sposarla. · Biblioteca Gino B~anco

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