Pègaso - anno I - n. 12 - dicembre 1929
708 L. Ronga lo sforzo sino a c,onseguire il mirabile risultato di una pubblica– zione definitiva: e così ora abbiamo 1m',edizione e 1non l'edizione monteverdiana, criticamente sicura e compiuta,. Di questo bisognerà rioordarsi nell'accingersi alla ripubblica– zione dei nostri cilassici, ciascuno dei qua,li rivelerà preziosi tesori cli vita e diiesperienza artistica. A voler oominciare dal 0inquecentò, i madrigalisti potrebbero essere rappresoo.tati, in un primo tempo almeno, dai due più geniali, Luca Maroo.zio e Gesualdo da Voo.osa; la gloria musicale di Venezia risplendierebbe, con le opere polifo– niche r,eiligiose e profane di Arndrea e Giovrunni Gwhrieli, wltret– tanto vivida quanto quellla pittorica con le opere di Tiziam.o, del Tintor,etto, e del Veronese. Fra gli artisti del Seicento Gerolamo Frescobaldi e Giacomo Carissimi attendono da troppo tempo di svelare, n•el periodo del gusto barocoo, aooeinti di forza e crea– zioni di fantasia taJi da sbigottire gli ass,ertori di una decadenza dello spirito itali3Jllo di quel t•empo. Egualmente si dica per la :fio.ritura, i:n periodi succ-essivi, del << conoerto grosso>> ool Torelili e col Gorelli e di tutte le forme strumentali che sino alla metà del Settecento hanno cultori genialissimi: artisti oome Antonio Vivaldii e Luigi Boccherini diffondono nell'intera Europa oon le !loro oper,e gli spiriti di una musica italiana rinnovata o mutata anc6r,a per misterioso pl'odigio di giovinezza. Si tace tutto il resto e ci fermiamo per non rendere fastidios-o l'elenco delle riochezze che rimarranno inutili finché non ritorne– ranno operose e feconde fra noi. Eppure bisogna perseverare e per– sua,der,sd.della neoessità di ,questo ritorno. La vastità dell'impresa non deve ess-ere messa innanzi come uno spauraoohio : gli uomillli a cui dovrebbe essere commess-o l'inizio ,del grande lavoro di rico– struzione samno che la fatica ,sarà oompiuta soltanto col ooncorso di alcune generazioni. Perché, infatti, non bisogna dimoo.ticare che ico.mincia.ta l'eseouziooie dell'ampio dli.segno sarà da p,roseguire paralllelamente l'indagine sto;rfoa ed estetica dei singoli periodi a cui la pubblicazione si riferisce e lo studio monografico di quasi tutte i,e grandi personalità. Procedendo mam mano nel ca,mm.illlo sarà necessario provvedere alla revisione di giudizi frettolosi e incompiuti, alla correzione delle molte e naturali imprecisioni o incomproo.sioni degli storici stranieri che ci hanno preceduto neil primo e più aspro lavoro di ricerca, e infine alla creazione di un metodo che non sia astrazione sistematica di ooncetti, ma guida e aiuto reali all'enorme difficoltà che ,sovoo.te fan vacillare, nel dis– s-odamento d'un terreno così vasto e difficile e mal noto, la ooerenza e la sicurezza del critico. Oom,e si ved,e, l'opera che ci attende· è di taJle respornsabilità a.:a allontamare come ·assul.'da l'ipotesi di una redazione dovuta alla fatica, sia pure gen~ale ed eroica, di un solo storioo. I nuovi studi BibliotecaGino Bianco
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