Pègaso - anno I - n. 12 - dicembre 1929
704 L. Ronga Dubito anoora, p·assa1I1doad altri momenti spirituali, che u1I1a, storia del sentimento religioso e del misticismo cristiano si ,possa scrivere senz;a una bene intesa e sagace investigazfolile psicologica dell'espressione musicale del medioevo, considerata nei suoi limiti estremi, dalla schietta essenz·a melod!ica del canto gregoriano alle prime ma già complesse forme di polifonia sacra, ai suggestivi ab– bozzi di dramma liturgico, alle più lontane infiltr,azioni artistiche neH'wmbiente laioo e profano. · Avvicinandoci più direttaimente agli aspetti dello spii.rito arti– stico nazionale possiamo dire, ad esempio, di conoscere veramente il cliina ideale del Trecento italiano se rinunciamo a mettere in 11ucequanto armOlllfosa e viva e fresca ,sia stata l' Ars Nova fioren– tina? E qua.le storico della letteratura pf\lò rimaner sordo al desi– derio di sapere di che carattere e inten,sità fosse l'arte, e su quali principii si fondasse, dei musici che intonavano le poesie di Dante e degli altri lirici trec-enteschi ? Qua.le studioso della poesia popo– lare del Quattrocento potrà davvero rimalllere :im.di :fferentedlinanzi ai risultati che l'indagine musicale saprà mett ere i n luce nei ri– gual'di di un'arte oosì limpida oome quella chiusa ed espressa nelle brevi rime d'una ballata, nella legg iadr•a ghirland a di versi di una frottola, d'U1I10 strambòtto, dl'una giust:im.iana? E come si p,uò credere possibile una vera conoscenza del Rinascime nto se per un verso si trascura l'espressione religiosa della polifonia sacra che culmina col genio e con l'opera del Palestrillla, punto di fusio111e deHo spirito analitfoo ·fiammingo oon quello sintetico e architetto– nico latino, e dall'altro l'espiressione profana del madrigale, di una v·arietà e mutevolezza di ac,centi e di figurazioni quali pochissime for.me artistiche possono vanrtaire? Varcruta la .soglia del Seicento, nulla c i sembrerà più inoompiuto e in un certo senso faHace che lo studio dlell'opera in musica se non accompagnato da quello della, soenografia, altro igrnoratissimo campo di esperienze d'arte che anc6ra attende il suo cultore. Soltanto se la liric·a monodica da camera •sarà studiata insieme all'inscindibile e lemento musicale, s i concorrerà davvero alla conoscenza della str ·aiord:im.airiafioritura deHa melica italiana dalla fi111e del Rinascimen to all' Arcadlia. Po i bisognerà proseguire le rioerche, già bellle avviate, intorno alla 1ri– Y.alutazio111e della musica strumentaJle sei e settecentesca, determi– nare tutte le zone d'influenza che la musica teatrale settecentesca ha cireato nel multiforme ambiente europeo. Ad ogni passo SOIIl pro– blemi di storia del costume e della cultura che vamno affrontati e risolti oon la OOIIlsapevolezzadel giovamento che la loro soluzione può portare adl una migiliore oonoiscern~adei s:im.goliperiodi storici. Infine, recenti indagini sui rappo!I'ti tra la musica e le arti figu– rative hanno additato nuovi e ricchi territori no111 anc6ra belil lu– meggiati ool preciso propo.sito di ricava.me tutta l'utilità possibile. BibliotecaGino Bianco
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