Pègaso - anno I - n. 12 - dicembre 1929
Per la coscienza storica della musica italiana 703 europeo, 111el seoolo in cui persÌIIlo i filosofi ,serbano nei loro sistemi un posto d',onore ·alla- musica, nel secolo cioè che per lo slruncio e· i mirwbili risultati delle ricerche può essere detto della storiografia, soltanto in Gerrp.wnia lo studio ,storico della musica, investito dal più sollecito i(llteresse nazionale, .fece passi giganteschi e, riuscendo a metter-si ailla pari con le altre discipli111e, rese a po00 a poco pos– sibile quella formidabile orgrunizzazione pratica e .scientifica, sociale e universit·aria, che nò111 cessa mai di far stupire chi ,osservi da vi– cino la complessità degli studi e dei pToblemi cultur·ali a questi con111essi. Negli altri paesi, della musica non si tert111e ·mai co111to, o troppo superficialmente, nelle analisi e !Thellesi111tesist,oriche, perché in fondo no111 fu m0ii creduta degna di rappresentare ÌIIlqualche modo lo spirito dell'uomo, ma soltanto qualche bisogno di più o meno raffinato piacere. Da 111oi,111 ispecial, modo, ogni sforzo per inserire la musica nello .sviluppo complessivo dello .spirito umalll.o doveva, per 111ecessità,fallire. Nel secolo soorso scarseggiavano gli storici della musica italiana e quei pochi, in verità assai degni -se s1 tien conto del loro c6mpito difficile e misoonosciuto, non ebbero modo o vol0111tàd'imporsi forse perché alqua111tovadllante fu i111 loro la coscienza degli scopi dia conseguire. E poiché gli assenti hanno sem– p,re torto, tutti oontÌIIluarono ad ignorare quale aiuto prezioso po– teva portare a1la conoscenza dello spirito italfaIDo lo studio della storia del.la nostra musica. Or.bene, vorremmo coltivare la ,speramzia, né ingenua né inop– portuna, che un semplice atto di riflessio111e persuadesse qurulunque persooa arti-sticaimente educ-ata e sensibile· dell'importanza di una rinascita, o ri111vigorimento che ~i voglia dire, degli studi storici musioali italiani, tanto più quamdlosi è oonvÌIIlti con assoluta sicu– rezza che dalle nuove indagini sia lecito attendersi ris.ultati C!he superano i limiti dell'i111teresse propriamente arti-stico. Perché, ÌIIl fin dei conti, 1110n deve essere difficile ammettere che la musica ri– vela quasi sempre OOIIl mÌIIlori infingimenti, o a dirittura con schietta e immediata prontezza, lo stato d'a111imoche è nel fo111do d'una ci– viltà o di un periodo storico. Se vogliamo prender le mosse di lonfa..no, si potrebbe subito ri– levare l'estrema importanza che l'indagine musica,le acquista, nei suoi effetti immedi·ati di oollaborazione ed Ìllltegrazione, 111ello studio deHa letteratum cl0Jssica, gTeca in particolar modo, ÌIIl cui la forma melica e draillliillatica è un non senso coosiderare nella semplice figurazione poetica, non solo Ìlllsufficiente perohé privata dall'alOIIle della .suggestiva atmosfera musicale (e per questo J.'iguardo la di– struzi.Ollledel tempo è già stata fatale), ma Ìllloomprensibile senza la rioostruzi0111edel gusto e della necessità dell'1deale greco sorto dlalfa più fervida unità delle varie espressioni artistiche. BibliotecaGino Bianco
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