Pègaso - anno I - n. 12 - dicembre 1929
6-1-4- FJ. P,istelli era, rimasta in sooonda linea. Sofocle la mette in piena 1luoo,sempre rnlla scena da questo momento alla :fi(l},e,o01noontra in lei tutto l'in– teresse del dramma. Quam-dol'azione precipita, Eschilo Ila toglie di scena: Oreste stesso, in Eschillo, ha un momento di esitazione quamdo, sul punto d'uccidere sua madre, questa, gli mostra il seno i3ul quale un tempo s'addormentava bambino. L'Elettra di Sofocle, invece :non esita mai un momento ,solo. Da dieci anni soffre ed ' aspetta. Il .sangue dì suo padre non può esser lavato che col sangue di chi lo uccise. E non già perché gli Dei vogliono così. Oreste solo si riferis,ce ad un ora0olo d' Apolllo : Elettra non :ne sa nulla. Ella agisce 0osì, p~rché così sente e così vuole. Pesa sì anche su lei. il fat,o ormai in0ombente su tutta la famiglia sua: ma il Poeta non cerca i motivi dei sentimenti e dei propositi d'Elettra se non in Elet– tra stessa. L'amore smisurato che ella ha per suo padre; la :fidu– ciosa speranza che il suo Oreste, da lei serbato alla vendetta, torni e Ila compia; l'odio alla madre sciagurata e snaturata; il disprezw verso Egisto assassino e vigliacco : questi sentimenti soltanto l'hanno sostenuta per tanto tempo e sempre più confermata nel proposito. In certi momenti, il :nostro animo vorrebbe ribellarsi contro questo odio implacabile d'una :figliola verso la madre; ma il Poeta sa trasportarci c•on arte così nuova in quel vecchio mondo de' suoi eroi e mostrarcelo così presente, che noi :6.nirumocol sor– p,renderci a pensare: doveva esser così. Non fermiamoci troppo lét– terallmente a questa parola vendetta, che tanto spesso ricorre 1I1el dramma. P,er E[ettra non è vendetta, è giustizia. Se gli uccisori non sco1I1teramno,col proprfo, il sangue che fu per essi versato ingiu– stamente, vorrà dire che pudore e pfotà non sono più tra i mortali. Un potente verso d'Eschilo a Olitemestra dice tutto illl breve : « Uc– cidesti chi non dov,evi, soffri quel che n01ndiovresti >>. È il dovere che muove Elettra ed è l'amore (l'rumore a suo padre traiclito e ucciso, l'amore a Oreste che deve regna,r dopo di lui), ,ed è il rispetto alla kgg,e, a lei saera, per quella ,giustizia per la quale il sangue vuol samgue. Ecc,o delineata, molto ,sommariamente, la figura ne' suoi tratti principali. Vediamo ora l'eroina sulla scena. Entra ella dopo il pro– logo, quaa1dJosappia.mo già quel che deve accadere. Basterà seguire il Poeta passo a passo, per vedere come egli sappia, con :finissimi ac– oorgimenti e con arte IIlOnsup,erata mai, unire FanaJlisi dei caratteri e dei sentimenti alla graduale preparazione di scena d'un interesse drammatico sempre crescente: ililteresse che egli sa destare nel più alto grado benché (notiamolo bene) egli :n•onpossa tener sospeso il lettore sullo scioglimento dell'azione, che noi saippiamo già' da prin– cipio quale sarà e come si farà. E1lettra è sola. Si avanza lentamente, cantando in anapesti urri canto di lamento. Ha pianto tutta la notte. Tutte le 1I1otti ella BibliotecaGino Bianco
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