Pègaso - anno I - n. 12 - dicembre 1929
O. DE GOBINEA.u, La Renaissance 761 questa vegetazione confusa, senza esplosioni, ma costante, che sollevar in mezzo al denso fogliame, i fiori d'oro, le grandi meraviglie della vitalità umana. « E sono fiori d' oro le epoche splendide in cui fu– rono costruiti il Partenone, il Campidoglio, le cattedrali di Beauvais e d' Amiens, in cui l'Italia intiera fu piena di vita, di colori varie– gati, di spirito, d'intelligenza, di genio, di bellezza_>>.Fiore d'oro, dun– que, nella storia del mondo, il nostro· Rinascimento; uno di questi fiori d'oro gobiniani simili al loto mistico della saggezza indiana che, aprendosi palpitante sul mare sconvolto dai geni celesti, porta nel cen- . tro dei petali un dio maestosamente assiso, il quale contempla il mondo illuminato dalla luce che germina dalla sua fronte. Ma la vita dei fiori d'oro è insidiata dai .parassiti, dagli agenti flsterni, da mille cause, e « gli enormi fiori sui ricordi dei quali vagolano ancora come divinità bramaniche i fantasmi di Pericle, di Virgilio, di Dante e di Raffaello, sono appassiti dopo. avere imbalsamato l'aria coi loro profumi>>; sono spariti nella dissoluzione dei loro elementi; e tuttavia, nel seno di ciò che ci circonda, come in noi medesimi, perdura una continua antitesi tra l'apparenza e la sostanza; si è perché la morte di tutte le cose, in– vece d'esserne la fine, non è che l'inizio del loro passaggio a nuovi stati. E una legge fatale, dalla quale risulta il permanere dell'essenza in– telligente nel mondo e la natura del compito ch'essa è destinata a svolgere. Per tal modo il presente racchiude in sé elementi del passato e dell'avvenire. Ch'è poi .la legge che Giambattista Vico aveva già rico- nosciuta. _ 1 · Le ragioni per le quali i fiori d'oro hanno sì breve durata, e le cause della loro dissoluzione sono state prospettate da Gobineau nell' Essai sur l'inégalité des raoes humaines, visione apocalittica del destino del– l'umanità; e se il passaggio che tocca del Rinascimento è rapido e sbri– gativo (cfr. Essai, livre VI, chap. VI), non si può non riconoscere la. coerenza del pensiero gobiniano tanto nell'impostazione generale della teoria dei fiori d'oro, e delle altre teorie antiegualitarie, come quella dei « figli di re>>nelle prime pagine del romanzo Les Pléiades, quanto nella, sua applicazione diretta ai caratteri e ai segni delle epoche privilegiate, nella sua estensione alle élites uniane che, nelle epoche buie, sono le depositarie dei germi virili costruttori dell'avvenire. La pubblicazione dei cinque saggi introduttivi insieme con le cin– que « scene ll, dà alla Renaissanoe gobiniana un valore definito e con.– chiuso. Le « scene >>da sole non offrono il senso del « grande affresco murale>> prospettato da Gobineau, mancano del carattere unitario col quale la vasta composizione fu concepita. I Saggi riconducono l'opera all'eccellenza delle sue origini; e al contatto di essi, inquadrate nelle robuste sintesi storiche, le « scene >>perdono il loro tono frammentario, e acquistano un senso compiuto, un preciso valore plastico e dinamico. Questa pittura del Cinquecento italiano, questa serie di monografie– eroiche animate da un soffio nietzschiano, rappresenta uno dei tanti aspetti della violenta reazione gobiniana contro la tristizia dei tempi. Agli eroi del nostro Rinascimento Gobineau ha prestato molto di sé, e. ogni personaggio reca qùell'impronta d'élite che lo scrittore scopre con suprema compiacenza nel proprio spirito, trasmessagli, in una col di-- BibliotecaGino Bianco
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