Pègaso - anno I - n. 12 - dicembre 1929

A. BALDJNT, La. dolce ,calamita,, ovvero la donna di nessuno 757 cante; ma con ritorni spiritualisti e sentimentali. Non meno che a Capri, si ritrova in Assisi e nelle città, del silenzio. E quando (Amo, dunque sono) vuole atteggiarsi a perversità, riesce al peggio. Si consideri, infine, che una forma lirica come l'italiana, per propria natura astrattiva ed aliena dal particolare, si sarebbe piegata a ricevere notazioni più intime ed acri, soltànto se sforzata da artista di tutt'altra preparazione e vi– goria. Le poetesse del Cinquecento, anche dove volevano esser più audaci, si velavano il volto d'un lembo di eloquenza platonica, fregiavano l'elo– quio di simboli petrarcheschi. La nostra poetessa deriva simile orna– mento· e decoro, dalla fronda dell'alloro dannunziano, dal misticismo solare del Nietzsche. · Sotto tali condizioni, è pur certo che, in queste pagine, con una serie. di rapidi scorci e autoritratti, e in cadenze di musicale malinconia (An– cor oggi, Son tanto brava, Miele, ecc., ecc.,), l' Aleramo ha dato di sé i ricordi più sinceri ed intensi. Il libro, oltre che per intrinseca grazia di numerosi componimenti, è di quelli dove la sua arte femminilmente age– vole meglio si illustra, nella genesi e negli aspetti più completi. EMILIO 0ECCHI. ANTONIO BALDINI, La dolce calamita, ovvero la donna di nessunq. Cinque racconti. - « L'Italiano >l, Bologna, -1929. L. 15. Se s'ha da chiamar poeta Baldini, mettiamolo tra i « poeti di donna >l, come piace a lui di definire i cantori più ardenti in confronto dei malinconici e umani« poeti d'amore.>l. Le donne piacciono a Baldini (vedremo quanto e quali), e questo libro ne è pieno, pieno vorrei dire più che di tipi di donne, di appassionata e risentita ammirazione per la donna. Quando Baldini, fra cent'anni, morrà, porterà con sé un rimorso solo, o il più cocente, di non aver guardato abbastanza le donne (lo dice lui, e bisogna credergli!); ma dall'altra parte pur gli piacerebbe essere come il vecchio fachiro indiano d'una certa tavola miniata, che può guar– darle senza più turbamenti, e i cui sensi non chiedono _eil cui cuore non suggerisce più nulla («A questo bisognerebbe poter arrivare. O cielo, un poco della tua dolce acqua su' questi carboni ancora accesi! >l). Dis– sidio un po' forte.... Tra un desiderio certo santo e la prepotenza del cuore, Baldini foscolianamente cede armi e costanza al cuore. L'ammirazione per la donna del resto è in lui antica e, direi, portata col sangue. Bambino, di soli quattr'anni, quando ancora non staccava verbo (proprio come Michelaccio) e i suoi lo credevano muto, acquistò d'improvviso la favella in un impeto di commozione davanti alla ripro– duzione d'un bozzetto di Mariano Fortuny, dove una bella donna nuda, distesa fra tappeti rasi velluti, si gloriava sopra tutto per un paio di :floride gambe. (« Donne perché ci mostrate le gambe!)) trova scritto una sera del '22 su un muro della sala d'aspetto alla stazione di Spoleto, e quel grido ancora lo ferisce, forse per effetto di quel primo ricordo). A cinque anni, alla rappresentazione della Gran Via, sopra ogni altro lo colpì, e turbò tutto, la scena dove le coriste marinaie, colle magliettine BibliotecaGino Bianco

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