Pègaso - anno I - n. 11 - novembre 1929
\ ,, 570 M. Moretti 1 la thufa. Questa era 1a chiesetta della Mooorrina dell' Acq_ua;,qu!l" dietro casa, lai cappellina con lil.111 fruscio ò.i gon:n.a, dentro, e l'od@r dli lilla. Questo ,era il verçle ombrello delh1,mimo.swin :fiore. No, qu~– sta non e:ra-la m.iurosa d'.al10ra, ma ce l' divevamripi~ntata aHo stesso posto l'l.n poeo più tar:-di. E ll)J_lilles,ta &'.Fà la cuna. Una cuna?. Ohe eiiHa ? ·:M.a sì, di .t;uiì, éJ:el,,poe1fa !- Frur,e'I"@ tim;pro,s.siibile, J0il!I! c'eca rulli> ~sm;a delle pr~me mirice •dov-e ruveva.frotbto, il pdccfol dito in boeca, a111•, che lui! . . , · Come pro seguivo n ella lettma delle miric.B ,a,utUirmali, feci'- d- cordo - una gram.de scoperta: il vero n-ome del poeta era un a;ltro . .Il poeta :non si chiam ava, Pascoli- e nCl<n si c~iam.ava 111emmer10 GiQ~ ·,,anni. Si chiamava Zvanì ! Oosi voleva sua madre, oosì rivolevam,o noi eh~ d ovevo o:noàimarlo per tutta. la vita. E fui tutto di lui, dlt Zvam.ì,del s.uo libro illuminato da tut~ le stelle, profumato da tutti i gelsomin i· not turni, g)iallo di tutti i fiori di croco, misterioso ò'i tutte le fruJ?faUecr•eplil'~@laid,rigaito da tutti i ibol:idi, dai tutt,lf,.,~<il sit\ene nlanM'Ì C!'l-Jll~aITT.te., mor!liliWl'ante,· frus:eiÌ'aait-e ·S!']_Hi!UaN!ibef ,$-Ojlit1H-' lante d.i 'til1~tB le ·campiane, di tutte 1e av,emar1e, di tutte ]e o!l'e; dfi notte, quella di Barga e quella di Oaprona e quella di Sam. Maur-0 che ,suonava per la cara madre la messa, l'ootrata-. Par,ola che rias– sumeva tutte queste mane; queste -sfumature di :fiori dai nomi nuovi, queste variazioni di voci .di bronzi, qtlesiie traduzioni di voci d''uc- .,, ceHi, questo frusciare alte,mro dli pioppi e di rivi, il Rio dell'Orso irn Toscana, il Rio Salto in Roma,gma, questo .aooordo .notturno fra le .stelle del, delo e fo capanne dei paesetti ,svegliati dal'l,e ciaramelle :' oh ,sì, pascoliano ! OhiUtdere ,gli ,occhi, lasciarsi addo:rmenta;re da una . c_am;prullli~ ehe IÌiliOlil_è que,lfa wi Barga nè quella del vieÌII'l.0 S,a,n 1\i[ruuf,o·, ma è lai :irn))0!1' 1 1\ì>ii<filru, ség1r-eta,iimpe;r,s,cruitabi1e ca:t!wp·~à ·del i))lliS~'©~IDSWlli]O. • ' ' Don ... , don ..,_ E -mi dico-no, D◊r:òai ! mi ca;ntano, Dormi! sussmrrano, · Dormi! bisbigl.4mo, Dormi! là, voci ,u tenebra azzur,r,a.... Amche la tenebra azzurra! iMi sentivo t~tto avvolto da qu,est-ai . ardita,· ollild~gglante, sussurrante 1 1!1-isterio,sa, irnesplicabile ~neh;ra · azzurra. OQ)m.e bam.alea1.coil1fro1l!to il earduceia:no << .s~1e~zfo V<tJVà1e )) ,,o'ne ,s,a:pevae0m,e di v,e:111I'li0e ! '; . ..·. •, ,. - · '· . . ,, . A][o;ra mi f,l.'•Oe~r-àii ll[<l d~raitt'@qi jl)ì~ e '10_app,es:i ama ra!l'eite' dèM3i ·· ima. stamzia da,vantJ. aJ tav;ohno delle _m1,e prune prove poeti~he . ~ lii vi rimase. P,overo figl1o di Ro.m.agma,di questa rozza inooH,a'. Ro, · I - ' magna! Un gran faoc1one quasi seinm nobiltà, e quaisi senza ~Jiiires- siom.e,_ò'~cni_timidi e quasi sfuggenti; capelli poye-ri, b.ai: ffi spioventi e ~q:u,all1d1, giacca selllza d:e0or•ocon la tasca rig,on:fi à, cr a:vatta il1-èrài a-fiocco ùom_,e ~,sano ancora i fattori, e nella m~no la pipa! S'a,p,- .. -Bi~Jioteca GinoBi?nco
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