Pègaso - anno I - n. 11 - novembre 1929

528' R. Serra illaece.di st;;i,m:parm,ì. N,on è miea ,v 1 àg1lia di far p'oes!ia, .dleI resto, È un'&bi tudine: Io lllO!Il ·so·staJCcar:midal tav,oli1110, m0,ssime quando s•crivo lettere, sernza dare un'occlitiata, e lllotare i;p;ialeifu.,e s gno Cilei– l'0ra del tempo · la luoe le cose che solll la mia vita. ,Se n,01fl ' ' ' ' ' lego le mie chiaochiere a qualche oosa nel cielo o ne)Jla terra vera, mi par e)l!l.e, mi sfuggano .111elV'Ul,oto. iB:i!so:gneit'ebhe l g:gere qualcuna dellei lettere che ho scritto alle mie amorose : un~ storia;, sera per •sera e mattina per mattina, dell e mie p rimaverè e dell~ mie estati. Ne, lito·quafohe fascio che ini ham.rp, o ,r,estituito;. e mii· capita di rileggerle ancora: 1 e c'è proprio qualche pagililà quasi di poesia, che ,mi 0onsola come se non l'avessi scritta io. A Giovanni Papit:ii. Cesena, ~2 maggio 19U. Non l'ho amoora r,ingraZiiata dei due vo[iumi 1 ) che ho ri,oovuto da parecchi giorni. E m'h~illlllo fMto piacere per· molte ragioni che ·~!l'a llilonLe dirò : i.o scambio di certe parole è possribilè sofo :tra gootè che si conosca bene; •allora è possibille dir taintè cos,e da nulla ,che veng,ono in mente, e intenderne altre che ill)teressalilo di pii. Mi clis:piace di av,er letto questi lib'l'i iill,ritardo. Non ehe ne avessi bisogno per render giustizia al S'\lD :illlgegno; per questo, le co~e che ho oonosciuto mi ,son sempre 'l;Jastàte: (Posso aggirnng,e~e che IIlOill ci ,son oose q,ui ohe s~peri~,o le alt:rè; dal punt•? di v_is,t~ dell'effetto ottenuto). Ma avrei. sentito, quamd'Bra. -orl;I, d1 sentirle, .cecrte SOiililigliam.ze; attraverso l'antipatiia, çlel tempe:wime-pto,, ehe rn'.avrebhero fatto piac·ere. Parlo per me, IIlaturaJlmente. , Adesso voglio ,dirle una cosa solà. Nel leggiere un paragrafo che rigua11diaLei ìn u.n volumetto mio che~s:ta per ;us,eire 2 },, t,e111ga 'J'l 1 re-. ·,seinte, s-e vuole, chf è stato scritto prima ch'io La vedessi a F'irerize. Le bozze so1I10 state corrette d!opo, ma non ne ho v0}:qto ap!P;roifit– ta11e p,e;r fa;r dei cambiamenti; mi sembra di aveFe ag'giu1Hto S•Clfo uua frase che non deve esser neanche chiara. · · S,e sèrivessi oggi, avrei altro da dire; e sop,ra tutito noù.,mi ere~ . deTei ohbligabo a dissimulare la mia simpatia. inteTna, eon tamta insistenza 1I1elritrarre l'aspetto sup~rficiale e antipaitico d~l ,Pa– pmi-c-ome:1,o-conos0e-la-gen te. ' Del resto, pensando a quello che ho seritto, e rion solo di ,Lei,, mi persuado ,sempre più che IIlOnc'è cosa più seioce{.))di questi l~vòri cJite,p,ass,ru:po per critica : . uno ha l'im[W,r,essi,@ne i)l'(èeisa <Ll!i ' 1) Li tragic@ fi/?lfot~d.iario e, :Il pilota eiec,. 2) Ii volume Le Lettere· cit,a,to. f : .BibliotecaGino Bianco

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