Pègaso - anno I - n. 11 - novembre 1929
631: r~bili. D'altra parte, nelle suddette novelle, non si- han.No, ~ non abbon:. dan.o, le prolissit~, le complicazioni, gli eccessi analitici che, sènza 'l'l.Ce'Lderli del tu.tto, guastan(!) fanti altri }avori. di questo scrittore. La limi;tate~za de~ ta,g1i(i),la semplicità delt'intreccilio toili'naao util,i ,· a;] LaWi l:'eDée cilit!e , • .· H~] ·· diseg:m,@ a:r;µ;p!ii0 dei il'@~ànz<il di (iJlilattmcen.tflpa- , giine, si! d1sorien.ta, a:ffasteifa, pesticeia; ·e, sel!l.temdo ferma:rglis;i: la mac– <Yhina,crede d'aiutariJ.a alzan,do la voce, e voltando le ruote verso i1 precipizio della rettorica. Felicissimo, nell'inventare situazioni nelil.e ~uali echeggi qu.ello che costituisce l!in.variabile tema della .sua lirica: i!l tema. -della rive~azione amorosa. E. dispode eoililqualclrn cosa di nuovp e S(i)pre1!1Jdemte . .Mia J!l.@Jil! sa do!1wHilH1irle, svilupparle. Ra 'ii potere de~o'ID!iòo dì scateiil'are 1e dìorze; 1il.On di disd.plinar1e ed interpretarle. :f erci@ gli giova la brevità, j:rnr relativa, della novella;· quell'impegno a scorciare; · ~accennando a colpi istantanei e staccati·; mentre quando concede a , sé stesso carta bianca, sembra sempre aver paura di non esser!li spie– gai\(!); tor:rn:a addi:etro, ricomincia, si rn9ÌFde la coda; e detl!l.rpa, .còn .sgraziate· il.'l.d:i!screziÌ'oni da veili'isibadi terz'.ordiBe, JiliÌ.Otivi di bellezza • at1témtica. Traducendo in linguaggio anclìl.epiù esplicito, direi che nel Lawrence è un poet;:i,,nuovo e vitale, legato per una specie di supplizio di Massen– 'zio ad un a rtista vecchio e caduco. Una facoltà d'intuizione, non varia ma· rnten.sa, agisce s•u un iNtelletto, u.n gusto e un mestiere, macchinosi ed: il!l.c.erti.Peccàito che, il!I.compe[ljso cii.ellasil!la; simpatià peF la civiltà latil!l.a, non si sia. in ll'li trafuso lii.li po' della latina chiarezza, di, cu.i profittarono tanti nobili scrittori d ella sua terra. Bons and Lovers, W omen in l.ove, The plume.d· serpent, ed altri laboriosi romanzi, non ci farebbero allora l'e:ffétto di battaglie c::J,mpali, certo gloriose, ma Jiinite in mezzi macelli. E i. c titici, pur bénevo1i, del sao paese, Non sc1dverell>ifuet•o che « iil Lawre' l.ll! ee st trova in fo!fido a 1;mavoragine trnj•a; cerca d1 arràmpicarsi faori; c rede ogni volta, d'esserci ri'Ul!sèito,e ogni volta ricade in fondo. » Giudican.do dal romanzo dell''anno scorso, prima ricordato, bisognerebbe dire: « ricade sempre più in fondo. » Ma non dimentichiamo che l'impressione d'insuccesso è proporzio nata all e fa– coMà del~o scdttore; non si 0serebb e e oli1statar1a per UN tale.n.to meno cllofato. Im (iJtlesto eas@, ci sii èontel! l.te[ 'ebbe di :r;•i!s'l[lfatti parziali; come . appilimto le novene ora tradotte, o alcune di ql!ie11e del volume: Enq.Zand, ·. my England; mentre al Lawren.ce si stenta a perdonare .di con.durci di coJ!l.~inuo in vista di q1J.al checos a di straordinario; e, sul più bello, di– sciogliere .l'incal!l.tesimo in u.na bruma .. 'ill'an.togti avv:iel!leperché, in paro]e povere, fa sua, en:ioz;i;oiJll:e amorosa · il'ima:Iite pilh.o me!111!@ avvth~ppata im.U:in(i) stat@ ffi!s!i,(i)iliògieo,· e a€! wmaCfl!EHiti– zi<'>!llle Ji)'lill!ltua~e,. sclamativa: è u.1,ia iJmquietl'l!dime, un.'ossession.e, m;i de– lirio uno spave.Rto; ch'egli sa espr~mere con genialità, ma ftltre .a cui n.@n ' procede; o pro~ede a tasto, e con, risoluzioni arbitra1>ie. Si sente. dalla, stonatu.ra degli svolgimenti, dall'esteriorità con. cu.i son.o intro– dotilri, i [P itN gr avi! ep!i!sodi : il :tentate assass!iID.iio del p.rotago~ista, in lW1@m-en i l010e ;. e, !lilJel~a iJ1 @lpe, ~a oaC!'l!l!l!ita d:elt'atibewoelhe càgi!@.li1:a ~ m6T1fo di iBànclforcl. N'ol!lbasta che'tali: episodi _aJblbti:ano U.l!I. va~m,e sim– loolico, se dramnÌ.àticameRte so,l!I. falsi e inesisteNti. Non ,è ·possibile con- ,.. iblioteca Gino Bianco ' : '• . '
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