Pègaso - anno I - n. 10 - ottobre 1929

ì 448 O. Linati - Wyndhmn Lewis suoi pensieri prediletti. Ma questi rimam.gono estranei alla vicenda, e vi si direbbero ,quasi inseriti a forza. Per altro verso mentre am– miriamo l'estro dell' A. ne ll'affrescare il suo buffo cielo di ogni .sorta di figure e di episodi stravagam.ti, ci turba ad ogmi tratto il modio troppo crudo e realistico co111 cu i egli ci racconta questi eventi di cielo, a cui co111verrebbe,irnvece, levità ed incanto : e le troppe prove di stile ch'egli vi fa. C'è come un bisogno di strafare in que– sto libro, una bravura troppo acrobatioa. The Ghildermass) in– somma, ci fa l'effetto di urna gigam.tesca boutade scritta dall' A. irn poche notti di furioso eccitamento; mrunca ad essa l,a,squisita luci– dità di Candide o il saporito :fiabesco di Gulliver) dì queste sue grandi parentele nel romanzo :filosofico. A malgrado ciò, ,quel vestibolo di cielo, quella turbinosa saccoc– cia del Tempo in cui Lewis affastella anime e idee e tainto furore d'impr·ec,a,ziornie tarnta bestialità di dispute è resa con u111'amarezza di segno così profond'a, con un'acredine così amena e così impla– cabile che talvolta queste riescono a 111ascondercile deficienze del– l'opera. Ciò che si salva sempre irn Lewis è la forza dell'irrisiorne, il solco del grottesco, l'ardore dello schemo poetico. :m un'arte la sua che trionfa, si direbbe, soltanto nell'asprezza d'un odio, d'un disgusto. Che quad'ro più tragfoamente maraviglioso di desolazione e di mediocrità di quella turba di anime che, vestite am.cora di tutto il putrido degli esumati, aspettano di entrare 111eloro orribile · cielo? Poiché orribile ha da essere veramente questo cielo di cui Lewis ci co111durràa godere le delizie nella sec,onda o terza sezione della sua opera: orribile a giudicarlo da questo loquace sinedrio di giu– dicanti e di giudicati, dove tutto l'intellettuale travaglio dei mil– le111111i terrestri, e le manie, le ambizioni, i terrori degli uomirni sal– gono a disciogliersi come in una gigantesca apocalisse di parole. E confessiamo che siamo davvero ansiosi di conoscerlo. Tarnto più che, se ben rioordiamo, in un momento di bonumore il Bailiff aveva detto alle am.ime: « Badate, amici, il regmo di Dio- è composto il più possibile di ragazzi. Dio è essenzialmente un padre, il cielo è una grande famiglia e la città di Dio è retta da un regime perfettamente comunista.)) CARLO LINATI. Nota. - Tutti i volumi citati nel presente articolo furono pubblicati o ri– stampati dall'Ed. Chatto and Windus (99, St. Martin Street, London w. C. 2). The Lion and the Fox fu pubblicato dall'Ed. Grant Richards (8, St. Martin StrN>t, London W. O. 2). La rh;ista The Enemy di cui è editore l'autore stesso è pubblicata dall' Artur l'rcss (1J.3a, Westbourne Grove, London W.) al prezzo di 2 scellin:i e 6 pence la copia. I BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy