Pègaso - anno I - n. 10 - ottobre 1929
Wyndharn Lewis 445 colari di questa diffusa esegesi shakespiriam:a. Anche in essa lia singolarità del talento critico-artistico di Lewis, la genialità delle sue « trovate critiche >>spesso paradossali ma piene di novità st palesiano con affascin3Jllte vigore. « Anche quelli che possono tro– vare questo libro perverse and wrongheaded~ soggiunge il Do– brée, non potranno trascurarlo, poiché, oome tutti i libri di Lewis, - esso è maschiamente eccitante, stimolatore d'idee e di prospettive nuove.>> Ma l'opera 111:arrativa di maggior polso e duootia di Lewis, quella a cui pare ch'egli voglia affidare la SlJ.aimmortalità come scrittore di fantasie, è una specie di griandloso rom3Jllzo tra utopistico e :filosofico che dovrà oonstare di tre parti o sezioni, e di cui è uscito soltantò lo scorso anno il primo tomo. Opera bizzarra e, a giudi– carla da ,questo primo po111deroso inizio, ID molti tratti ricca di un affascinante impeto di fantasia. The Ohildermass è un grosso volume di 322 pagine :fittissime, insistenti <0omeun trattato di teologia tomistica. È, ID conclu– sione, un lungo conte philosophique che si svolge tutto sulla soglia dl'lllllo straino paradiso durainte l'approdare che vi fanno le anime da ogni piarte del Tempo e il giudizio che dà il Supremo Magistrato circa la loro capacità di entrare nella Città Celeste. È in gioco anche qui la solita volontà di rovesciamento e di burla. Intanto vedremo in seguito quali sviluppi sarà per dare il Lewis a questa sua irruente fantasia d'oltretomba, e si potrà formulare allora un giudizio generale ed esauriente di tutta l'opera. Per o,ra ci troviamo davanti ad una specie di parodia del Giorno del Giudizio, piutto– sto disordinata e prolissa, la quale, più che scopo a sé stessia, par– rebbe aver ,quello di offrire ali' A. u111 pretesto per svolgere anoora una volta le sue idee predilette su tanti problemi morali e sociali che gli stanno a cuore. Idee,· paradossi _sulla civiltà, sulla politica, sul costume che vengono co111tIDuamentedibattute fra le pareti di quel tribunale celeste, e non sempre con troppa delizia del lettore, fra i vari tipi delle ainime (petitioneers) e il Magistrato che le deve giudicare. Probabilmente quest'opera è stata scritta tutta di primo getto, altrimenti non si spiegherebbero certe lungaggi111i ed insi– ,stenze che sovente IDzeppa,no il racoo111to:il ,quale tuttavia contiene pagine di fervida, saporita bellezza. La festa del Childermass Day è la festa degli In111ocentimassa– crati da Erode e, nel pensiero dell'autore, questi In111ocentidovreb– bero rappresentare appunto le anime che sulle rive d'oltretomba vengo1110 a raccogliersi in graindi campi di co111centramentoed!aspet- - taino l'esito del giudizio che le riterrà degn,e o indegne della vita celeste. Ed è là appunto che, in un'oscurità rotta da baleni, la folla degli emigranti si stipa in vista della città ,del Cielo. Con questa Biblioteca Gino Bianco
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