Pègaso - anno I - n. 10 - ottobre 1929
404 A. 1llornvia, Per qualche tstamte tacquero ambedue, guardando la folla dei ballermi ; poi : - E a don!Ile ,qui come state ? - domandò il Cattaneo che con un tale persooaggio stimava, se non indispensaibile, per lo meno op– portuno, Ullltono emico e scanzonato : - c'è da fare ? .. L'altro scosse la testa: - Meglio non parlarne .... Del resto qm i più ,tra noi so!Ilosposati ... , quelli che non lo solllo .... ebbene: o hanno qualche contadinotta .... oppure .... oppure 1I1e famno a meno .... - E con quella ragazza li .... - insistette l'assicuratore conti- ~rnando a fare il cinico - !Ilon quella ... , quella li a destra, vestita d'i nero, con la madre ainche lei vestita di !fiero... , sì, quella ... , c'è– qualche cosa da fare ? Si trattava di una fanciulla c,he 1I1on ,ballava, e che il Cattaneo aveva già osservato da tempo; vestita di nero, coo certe maniche trasparenti sulle braccia bianche e .sottili, così da lollltamo pareva alquanto mrugra e alta, e avere un volto patito, spar,so di una specie– di rossore, occhi grandi e oscuri, e u!Ilfolto tosone di capelli castano– crespi stretti in Ulllnodo ,sulla nuca; l'ufficiale la guardò amche lui: - Quella nO!Il ,si tocca .... - dtsse ; e subito ,parve volere correg– gersi: - voglio dire che non si lasci·a ,toccare ... ; del resto se vuol conoscerla - soggiunse ad! un tratto - gliela presento io ... , veinga, veinga che gliela presento; - e prim'aneora che l'assicuratore avesse· potuto rispollldere, il Patti l'aveva già costretto aid alzarsi, e con quei suoi grandi prussi di gigante flessuoso lo trascinava alla tavola della ragazza. Questa li guardò venire senza muoversi, oome senza :fiatare; :fis– ~ando un suo bianco ,sguardo, nolll si capiva se miterrogativo o spa– ventato sulla ,per:so1nadell'ufficiale; il quale, giUillto a pochi passi dalla tavola, fece un grande inchi!Ilo piegando lllOIIla testa ma la cillltola; ella lo guardò colll u!Ila esp~essione, che, pensò il Oattaneor sembrava domrundlare: - perché fai questo? - ; ma fu un at– timo; poi: - Signorillla Giovanna, pel'IIDette che le preseinti questo mio amico ? - disse r ufficiale con U!Ila specie di lievissima insolenza nella voce troppo cortese. Le due donnt: si chiamavano B11SO!Ili; la madre era una vecchietta magra e U!Ilpo' sbilenca, dal volto lu:ngo e falsamente bonario, do– tata di ,quella particolarità delle pinzocchere di parlar molto e !IlOn dir mai nulla e di naisco!Ildere sempre e a tutti i costi d!i.etro una ma– schera benigna i sentLmenti che le agitamo; i capelli pochi e unti COIIlvergevano i1Il cima a quella testa in un piccolo groviglio, le palpe– bre gialle, ai due l·ati del lllaso a goccia, palpitavano pel grande– sforzo che facevano di star sempre basse ; lllOIIlguardò neppure il Patti, e domandò subito ·all'assicuratore se a Milano conosceva certo padre Gnattami, dal Oattallleo mai sentito lllominare. BibliotecaGino Bianco ·
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