Pègaso - anno I - n. 10 - ottobre 1929

\ Lettere inedite del Tommaseo ad Alessandro Manzoni 397 buona memoria ra,ccom31lldato. Ho gr31ll voglia di veinire a Milano, pur per godere qualche giorno di que' d!olci colloquii a cui debbo tanto 1 ). Creda alla veineraziolile affettuosa del suo TOMMASEO. VI. Il Governo Provvisorio della Repubblica Veneta. 13 - 4 - 48 - Venezia. Caro Don Alessandr,o, abbiamo proposto di ,cambiare un viceammiraglio ed altri qui pd– gionieri co' presi dal Radetzky; e bramiamo che il 0ambio sia ac– cetto 2 ). Questo a consolazione di Lei 3 ), e ilil pegno della illOstra affettuosa venerJl,zione. VII. Preg. ma do1111na Teresa, Il suo TOMMASEO. 4 settembre '58. che don Alessandro non ,senta. Io so che queste cose a lui d!31llno noia; ma ,spero che a Lei non dispiacerà, no111 come lode, superflua e però ,quasi quaisi imperti111einte,ma come U111a parola del cuore. La mi è scappata, e a Lei la confesso. Permetta ch'io mi rallegri seoo 1) « Il XXVII, a me venticinquesimo della vita .... spesso godevo de' colloquii d'Alessandro Manzoni. Ool quale conversando più cose imparai, e più (ch'è il più difficile) disimparai, che non avrei fatto a lungamente studia:re ne' libri, e a htn– gamente ragionare con altri letterati chiarissimi. E più ne avrei profittato se più fossero stati maturi l'ingegno e l'animo. Né mai più in Italia od in Francia ho trovato colloquii più desiderabili, d<J1Ve il senno, l'arguzia, e la virtù, lo splendore delle idee (non tutte del resto accettate da me) con la delicatezza dei sentimenti si conciliassero in più modesta armonia. Senz'essi forse non sarei mai guarito da certe affettazioni di stile che s'erano inviscerate proprio in me; né lo stesso sog– giorno di Toscana m'avrebbe,• non prepamto da quelli, giovato tanto ii (Memorie poetiche, libro '111). 2) Il cambio venne fatto, invece, con gli ostaggi austriaci rimasti in potere del' popolo milanese. . 3) A. Gurnr, Un figlio del Manzoni ostaggio dell'Austria nel 1848, Legnano, 1928. iblio eca G no B anco