Pègaso - anno I - n. 8 - agosto 1929
I gatt-i 185 per le scale interne della villa, dall'altra parte. Poi più nulla, per ·parecchio tempo. Ma a un tratto, in mezzo agli urli dei gatti che ricominciavano, ecco la voce dell'altra notte. La signora! Una voce irritata, acuta, quasi incredibile; e l'altra, una voce di uomo, che rispondeva, senza più riguardi ormai. Il vecchio IIlOiil poteva star fermo, si alzò, smaniava, si rigirava nella stanzucola, voleva aprire la porta per fare intendere che qualcuno sentiva. Quando, a un urlo più forte, segui, netto, improvviso, un colpo di rivoltella; e dopo altre grida, uno, due colpi. Si precipitò giù d'alle scale, picchiò furioso alla porta della villa; e adesso urlava gridava lui, e dalle :fi111estre ra la cameriera che lo chiamava a gran voce. Quamdo fu 1I1elsalotto, vide un uomo con la testa rovesciata in terra e la signora, ugualmente abbandonata sul sofà, che teneva ancora in mano la rivoltella. Poi fu un parapiglia, una confusione di pensieri e di ricordi, di cui IIlOiil capi più nulla. La cameriera lo aveva mandato a telefonare iiil una villa vicina, questo si, lo ricordava bene; e lui aveva svegliato tutti, aveva telefonato, era tornato con gli occhi da matto. Gente era venuta dalle ville vici111e d'a tutte le parti : gente di città, me– dici, guardie, infermieri, polizia, giornalisti. E i111terrogavamopro– prio lui, volevano sapere da lui, lo avevano minacciato perfililo d'ar– rèstarlo. Quando capirono che proprio lui non sapeva niente e quel poco che c'era da sapere lo ebbero dalla cameriera, furono poi gli altri a spiegare a lui. Nel pomeriggio, quamdo iiiltorno ai due morti non c'era più nul!a da fare eppure tanta gente amdava e veniva su per le scale della villa come se fosse in casa sua, giù nell'orto s'erano formati alcuni ca– pannelli di pers01I1e, è se lo contend!evamo il vecchio da U[la parte e dall'al tra. - Ma non avete capito niente? è possibile che 111On ab– bia.te capito? - gli diceva u111O e gli diceva l'a-ltro. E lui voltava la fac cia sbiancata, impaurita, da U1I1a parte e dall'altra, come se avesse voluto esporla volootariamente agli insulti di tutti. - Ma si, lei era l'amalllte del figlia,;tro. -Ah! - Col figlio, capito?, col figlio del marito. -Ah! -· E la signora ha ammazzato lui. e poi s'è ammazzata lei. - Ah ! - E rivoltava quella faccia sbiancata alle passate del vento, come se avesse voluto prender gli schiaffi e punirsi dell'inge- 111uità in cui - ancora u,na volta! - era caduto. - Son tutte cosi - diceva poi un altro, un omino che aveva un
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