Pègaso - anno I - n. 8 - agosto 1929
Antonio Ranieri e i Toscani 173 di portare nell'insegnamento idee atte a riscaldare. le teste della gio– ventù : essi con tutta fermezza risposero che si dichiaravano apertamente amici del progresso italiano, che avevan parlato sempre nell'intenzione Ji promuoverlo, e che creétevano dovere dell::i, loro coscienza di continuare francamente per questa via. Tutte queste e molte altre cose furono elette da essi con molto apparato di parole le quali sbalordirono il povero ministro. Sicchè rimase assai confuso e non sapendo che si risponùere usò delle espressioni simili a scuse. Da Pisa sono stati esiliati parecchi scolari anche a metà del loro corso accademico. Anche alla famiglia Arconati è stato impedito di venire a passare l'inverno a Pisa; e ciò perché nell'anno scorso in casa di essi Arconati si radunavano a frequenti conversazioni tutti quelli çhe non erano amici dei Gesuiti 1 ). Un ~inistro ohe chiede scusa ai professori! M:a davvero la To– scana prequaramtottesca era un mirabile paese ! GINO DORIA. 1 ) Ofr. le lettere di Costanza Arconati in n Risorgimento italiano in 1m earteggio ài patrioti, a cura di A. MALVEZZI, Milano, 1924, pp. 151 e 171.
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