Pègaso - anno I - n. 8 - agosto 1929
146 A. Caro e di più consolazione ad altri che a' Padri istessi: perché coi Fi– gliuoli si fanno le paci e si quietano gli animi per via di Matrimoni, dando o pigliando, etc. LVII. Quando tu conosci un Signor grande di molta prudenza, non creder mai, tuttoché molti lo dicano, ch'egli si lasci governare da alcuno de' suoi Ministri, e gli creda più di quello che si dee, an– corché nell'esteriore paja il contrario, e si veggano di quel ministro cose che paiono fatte di propria autorità, quando però il tutto ri– torna in maggior servigio di detto Padrone, o di roba o d'autorità e riputazione. Perciocché i Signori savi si vagliono sovente de' Mi– nistri loro fidati a fare o dir quelle· cose, ch'essi Signori non vo– gliono fare immediatamente, né parer di farle, sebbene il volgo dà sempre la colpa al ministro, come a quello ch'è sempre più facile ed esposto alla mormorazione. Ma quando il Ministro facesse cose al Padrone contrarie o in roba, o in onore o egli si arricchisse di troppo, allora si può credere ch'esso abusi l'autorità del Padrone, il quale non dee esser Savio : perché se egli è Savio, il Ministro poco potrà lavorare per se stesso, ch'esso Padrone non se n'avvegga e ponga rimedio. LVIII. A' Principi grandi e savi ordililariamente son più cari quelli che gli servono bene nella roba con farne loro aver molta, che quelli che gli ajutano bene nel governo dello Stato, perché nel governo dello Stato pare loro d'essere tanto savi, che pochi possaino ajutarli a reggerlo. LIX. Bisogna esser molto destro nel trattare co' Principi, massima– mente se sono prudenti, o se si danno ad intendere d'esserlo, perché comunemente, siccome sono i primi in ogni cosa, così si persuadono · ancora d'essere nella prudenza, e vogliono essere stimati anche per questo più degli altri. Salomone : Ooram magnate noli videri ·sa– piens. LX. Ho provato per isperienza che sebbene non sono vere le querele che si fanno da molti contra un Superiore o Prelato, anzi che si sono verificate false, contuttociò s'è ritrovato che l'accusato è di natura inquieto, imprudente e non atto al Governo, perciocché col ~iblioteca Gino Bianco
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