Pègaso - anno I - n. 8 - agosto 1929

142 A. Oaro acquisti anche grazia appresso il Principe con mostrare che tu stimi assai il giudizio suo eziandio nelle cose non grandi. Ma avverti di non lo stuccare, e di farti dire fuori di proposito: M'avete sturbato. XLI. Appresso ad un Principe, sia di qualunque qualità si voglia, niuna cosa t'aiuterà più ad acqui~tare la grazia sua che se gli mo– strerai d'aver i medesimi fini ch'egli ha; e però nel parlar seco mostrati d'esser affezionatissimo alle cose sue, e sia con verità. E in questo non si può errare, ancorché qualche volta si passassero i termini della modestia col padrone stesso per suo servigio. Come fece il Gram Cancelliere Gattinara che non volle sottoscrivere la li- .berazione del Re di Francia, benché l'Imperatore glielo coman– dasse : allegando che non conveniva al servizio di Sua Maestà, il liberare il Re nel Diodo risoluto. Ora il suddetto Gran Cancelliere fu poi sempre·onorato e l[)er suo mezzo fatto Cardinale. Ma si deve avvertire di foggir la simulazio111e,perché, 00111osciuta, fa perdere la grazia del Pri111cipe; e s'abbia sempre davanti agli occhi l'onor di Dio e quello del Principe. XLII. Un Principe terribile e severo ama più i servitori miti che i .terribili, e la ragione è che i miti gli pajono piuttosto compagni del Governo. E sebbene da principio i terribili gli servamo un poco innanzi, non di meno ho veduto per esperienza che in fine restano addietro, e i miti veramente Virtuosi sono stati premiati, iperché la virtù, della quale manca il. Principe severo, è riconosciuta in chi la tiene. · XLIII. · Ove non vi è Giustizia non può anche esser la pace, perché Justi– tia et Pam osculatae sunt. E sebbene non si vede sempre Guerra, quando manca la Giustizia, nondimeno la vi è sempre tra cittadini, perché si veggono morti, l3itrocinj ed altri mali infiniti, simili a quei della guerra: e però ove non è Giustizia, ogni buono dee fuggir di , stare. Non v'è poi cosa che più cagioni questa I111giustizia,che il tra– scurarsi dal Prirncipe i buo111i costumi pubblici : come di spese grosse èhe fanno i cittadini in Banchetti, Vestiti, Famiglie soperchie, giuochi, e simili cose, dalle quali nascono le violenze, le inimicizie particolari e finalmente il poco rispetto del Principe, e in conse– guenza !'oppressioni della Giustizia e qualche volta ancora il desi– derio della mutazione dello Stato, e specialmente quando a questi Biblioteca Gino Bianco

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