Pègaso - anno I - n. 7 - luglio 1929
44 P. N.ardi la rappresentazione alla Tina di Lorenzo, l'attrice più adatta, se– condo lui, alla parte di Cecilia. · Gran difficile personaggio, codesta Cecilia, nella quale si rac– coglieva tutto jl dramma ! Ella scopriva, in un ca~setto della scri– vania del .marito, alcune lettere e un ritratto mascherato, rivela– tori, questo e quelle, d'una tresca. Ma il marito era morto poco iprima in soave accordo con lei, in pace con Dio, stringendo il Cro– cifisso. Perché getterebbe ella un'ombra sulla memoria del defunto, permetterebbe che un fantasma si rizzasse tra il ricordo dell'amato e se medesima? Non voleva nemmeno vederle quelle lettere, e ordi– nava alla madre di bruciarle, di bruciare tutto. Vittoria dell'amore sull'evidenza! Pericolosissima tesi sul palcoscenico. E quasi non si ca1pisce come il Giacosa insistesse tanto, affinché il bozzetto ve– nisse rappresentato, dopo l'antico consiglio di lui al Fogazzaro, riferito dallo .Scotti, di non esporre al giudizio delle platee figure come l'Elena di Daniele Oortis. « La tua lettera dice che Cecilia deve essere ipallida, passionale, interessante e non bella, - leggiamo nello scritto citato del 27 gen– naio 1902 : - Così risponde al fisico dell' Irma Gramatica. Ma temo che questa non sappia esprimere con gìusta misura, quella passione contenuta, quella signorile e passion3:le compostezza che è carattere del personaggio e che la parola, rende a maraviglia. Ma ripensandoci, è questione di farglielo capire. E c'è di buono eh~ la compagnia Talli-Gramatica col 1° di quaresima sarà a Venezia che sarebbe ottima città. )) Breve : la scelta cadde sulla Gramatica. Il Giacosa scriveva infatti, il 17 febbraio, ch'era sua intenzione di recarsi in settimana a Vene~ia per leggere il Ritratto mascherato agli attori della com– pa,gnia Talli, e assistere alla prima prova « tanto iper fissare bene i punti e i movimenti principali. )) Bisognava far presto : perché la comipagnia doveva partire da Venezia il 4 marzo: Era necessario che l'atto fogazzariano andasse in scena non ipiù tardi del 1° dello stesso mese. Non più tardi e non prima, per via dell'impegno con la Neue Freie Presse) e per l'opportunità di disporre d'un mar– gine per le eventuali r~pliche. Se ·!{!lerò il giornale di Vienna non i-;i fosse opposto, la prima recita avrebbe potuto aver luogo il 28 feb– braio, giorno di venerdì, ch'era« la giornata preferita per le grandi novità.)) Siamo al 21 febbraio. Pare che il giornale di Vienna non si sia opposto l()erla recita al 28. Se non che, vedete fatalità!, il Giacosa, il .quale doveva andare a Venezia, scriveva quanto segue : C'è la disdetta. Ricevo in questo momento un telegramma da Nizza di un Monsieur G., il quale mi annunzia il suo arrivo per domattina. Questo G. è.... presidente del Comitato direttivo della Società, des Au- Biblioteca Gino Bianco
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