Pègaso - anno I - n. 6 - giugno 1929

682 C. Tumiati \ confonderle. Oggi sul bel viso sgualcito rimangono soltanto di «suo>> i grandi occhi bigi che la cornetta copre d'un tratto abbas– sandosi rapidamente. Non so comprendere perché stamane non sia al solito posto con le maniche rimboccate e la bocca dischiusa nel– l'impassibile sorriso. Tento una iporta : è chiusa. Un'altra si apre, ma nessuno è nella stanza. - Dov'è suor Giulia? - domando. - Non so, dev'essere sortita. Mentre mi allontano dalla cucina, la porta chiusa si apre e suor Giulia, nel vano, si ritrae un poco vedendomi. , - Che faceva, chiusa là dentro? - Che vuole che facessi? Nulla, riponevo della roba. - A porte chiuse? La cuffia si alza, rapida. - Suor Giulia, o che ha fatto? ha pianto? - Ma che pianto d'Egitto! È il disinfettante .... La suora m'indica in terra una granata e una larga striscia di bagnato. - Ho lavato in fretta.... Credevo fossero di già passati. Tutti i giorni è lo stesso ! Sentisse che dolore allo stomaco ! Infatti il viso di suor Giulia è bianco quanto la cornetta. - Prenda qualcosa .... - Ma sì, anzi ! - Le faccio mandare qualcosa dall'infermeria .... - Dio liberi! non ci mancherebbe altro! Guai se lo sa la Su- periora! - E che male c'è? - Se viene a sapere che ci siamo lasciate scorgere in un mo- mento di debolezza!. .. Vada via .... vada via .... Sul tavolo, fra due mucchi di patate, vi è un piccolo libro rico– perto di stoffa nera. - Il suo? - domando. · - Ma lei è curioso! lasci stare. Il libriccino è un vecchio manuale di ipreghiere tutto canzoncinfé> in settenari, giaculatorie e immagini sacre. · - Prega anche qui? - Eh, si sa. Non si deve pregare ? siamo turchi ? Io sfoglio lentamente il libro. Suor Giulia si appoggia, sfinita, con un braccio al tavolo di marmo. - Quale sarà la preghiera favorita ? - Ma si ! anzi ! non ci mancherebbe altro ! Le parole sono di rifiuto, ma gli occhi cercano, con malcelato desiderio, la pagina prediletta. - Questa? BieliotecaGino Bianco

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