Pègaso - anno I - n. 6 - giugno 1929

680 C. Tumiati zardo un complimento è come se parlassi ebraico; se ardissi il folle bacio, penso che direbbe : Oh, come è buffo ! e io rimarrei male. Ma che non si abbia riguardo per i suoi occhi e suor Lorenza diventa una vipera! Volevano mandarla in guardaroba, fra la lana. Il suo viso fiammeggiava : Non posso, lei sa che ho gli occhi delicati e la polvere me li arrossa, lo sa .... Dimenticava d'essere sorvegliante, d'esser monaca, d'avere intorno a sé malate ed infermiere che be– vevano la sua ribellione. Hanno dovuto accontentarla. La serenità domina perenne in cucina. Tra le vampe dei fornelli tra le padelle schioccanti, fra [Piramidi di polpette splende larghis– sima la faccia di suor Giacomina. Suor Giacomina è prima di tutto una donna grassa, poi una cuoca, infine una monaca. Se mi la– mento del pollo bruciato o del manzo filaccioso, suor Giacomina sorride e non risponde ed io mi perdo in quel volto lucido e rosso ed ho l'illusione d'aver mangiato sempre benissimo. Nella' dispensa regna suor Maria. Fra le sue piècole mani ho visto i salumi e i formaggi acquistare una certa spiritualità. Suor Maria non è molto sincera. Quando sorride allunga straordinaria– mente la bocca e nasconde gli occhi. Se parla di pecorino o di prosciutto sembra li assapori. Suor Maria è molto piccola e cammina sempre in fretta, ondeggiando. Dietro gli occhiali gialli di suor Teotima ho intravisto il me– dioevo. Un viso largo, cereo, molle. Due occhi 1piccoli aguzzi e bef– fardi. Quando saluta, abbassa la testa, ma continua a guardarti sotto gli occhiali. Suor Teotima ha l'incarico di fare i regolamenti e di sorvegliare. Finalmente una bellissima donna. Non s3.1premomai perché suor Mariangela si sia fatta monaca. Alta, solida ancora malgrado la trentina suonata, suor Mariangela ha un naso bellissimo, una bocca perfetta e due occhi assassini. Qualunque cosa le diciamo, essa ride. Ride raccontando che una gallina è scappata e ride descrivendo l'ultima convulsione. Quel suo riso alto pieino e stolidlo ha, non so perché, qualcosa di disperato. Una fede sicura, un fervore calmo, una solida anima racchiu– dono le bende di suor Carrnmilla. Ha negli occhi molta dolcezza ma ' ' tm le sopracciglia molta ostinazione. Suor Cammilla è milanese e ha preso la religione sul serio, come un affare : « Bisogna guada– gnarlo questo Paradiso? E allora avanti! a denti stretti, senza ba– dare a sacrifici né guardare in faccia a 111essuno ! >>E le han1110 affi– dato il reparto delle «agitate>>. Su or Faustina deve essere bionda. La cuffia non lascia intrave– de.re né un ricciolo né un capello, ma il viso salmastro lentigginoso gh o cchi azzurri e il tono della voce dicono che è bionda. ' Suor Faustina parla sell[I)re, non avvicina mai lo sguardo quasi BibliotecaGino Bianco

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