Pègaso - anno I - n. 6 - giugno 1929

758 P. NARDI, Fogazzaro, s1t docume}iti inediti che tengo pe,r me, e mi svegliai alle sei. » Sente messa alla Porziuncola. « Dopo la messa il padre Giammaria mi conduce a prendere il caffè col cognac dal padre guardiano. Il padre guardiano è un buon uomo che non pare far uso dell'autorità, o almeno non pare averne coscienza .... Si parte a piedi, il padre G. ed io, per Assisi, sotto un cielo turchino, t~mporalesco, sfangando in un paimo di mota. ,Si parla di letteratura e di evoluzione. Il mio giovane compagno è uno spirito ca.Ido aperto a tutte le idee moderne .... Ogni tanto m'interrompe con un ricordo di S. Francesco. » Il caffè col cognac, l'evoluzione, le idee moderne; e l'autorità di queil padre guardiano. Pio X ,è alle porte. Ma ecco il pellegrino a Perugia: « Perugia è una città teatrale. Gittata sopra un nodo di colli vi si dà in spettacolo a se stessa in cento modi diversi.» (Vista bene). Ricevimento in casa della poetessa Alinda Brunamonti. « La signora Brunamonti mi ha stese ambedue le mani e il signore mi ha abbracciato e baciato. La signorina, mi sorrise solamente e appena uscii dalla stanza mi mandò un saluto cromatico sul piano. ,, Cara signo'rina ! Ma volete vedere il nostro autore in sede più severa ? Eccolo a, Montecassino, e la lettera comincia con tre battute divi,se, tre t,èmi, come cominciano molti capitoli dei suoi romanzi. ,« Pace finalmente, silenzio, riposo.,, Gli ulivi sotto il ripido monte, le logge bramantesche nella gran pace d'aria, la cerimonia della professione di un novizio, nel tem– pio, exurge qui dormis, e quel tacito andar dei monaci.. .. È una ricca e beilla lettera. Ne porteremo solo ciò che tocca del padre Tosti. « Dunque il padre Priore mi condusse dal padre Tosti. Il 'fosti ha 83 anni. L'oc– chio è ancora vivace, intelligente. La fisonomia è simpatica assai. Ta– bacco ne aveva dappertutto. Si parlò di molte cose, anche di letteratura. Mi fece gli elogi dello Zanella. Non comprende la letteratura moderna che si stacca dalle tradizioni greco-romane. Disse della corruzione na– poletana. - Espafia ! Espafia ! i Milanesi hanno saputo resistere alla corruzione spagnuola, i napoletani no. La vita vegetale nel mezzogiorno soffoca i germi della vita morale. D'Annunzio scrive la vita di Gesù Cristo ? Povero Gesù Cristo ! anche questo dileggio gli doveva toccare ! Dopo un quarto d'ora mi congedai. Si volle alzare, mi accompagnò al– l'uscio. La persona, il passo sono di vecchione, il viso, la parola, no .... ,, Pare dunque che nel '93 il D'Annunzio promettesse una Storia di (;"'risto (che restò per fortuna nel calamaio); e intanto si faceva la mano allo scriver sacro con la parabola delle Vergini e quella del Figliuol. prodigo .... Quando il Fogazzaro fu ricevuto quell'anno al Quirinale dalla Regina Margherita - « S. M. mi fece leggere A sera, mi parlò con sde– gno vivacissimo delle parabole dannunziane .... ,, Confessioni, consigli letterarii a se stesso : « Il mio capo è come nn ospedale. Tutti i miei pensieri sono a lett~; la maggior parte dorme; tutti malati e fiacchi. >> « Io sono una sciocca lanterna magica per la quale passano delle ombre che faccio vedere alla gente, che butto fuori al pubblico, per virtù della fiamma che è in me: fiamma inu– tile a tutto il resto.,, Di certe .figure troppo ideali che pur l' attrag– gono sa cogliere il difetto; « personaggi che camminano con una gamba BibliotecaGino Bianco

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