Pègaso - anno I - n. 6 - giugno 1929
P. N .A.RDI, Fogazzaro, su documenti inediti 757 tratto, poi un paesaggio, un capitolo spezzato, un diario inedito. Se quella patina, d'unità, di conseguenza che l'autore ha voluto dar loro, per cavarne, come si dice, « un libro J>, regge poco, in queste trecentocin– quanta pagine c'è pur tanto, chi sappia spigolarvi, da contentare ogni fedel lettore del Fogazzaro. Figu,riamoci le lettrici! Vent'anni fa, quanti sono stati i segreti innamorati di Elena l'amica di Daniele Cortis ? Quanti siamo a ricordare a memoria la scena del- 1' addio ? « I cavalli focosi si slanciarono avanti .... Cortis non vide più che la mano, la piccola mano ignuda spenzolata come una cosa morta. )> Vent'anni fa, a questo punto, il cuore ci si stringeva. Fa un curioso ef– fetto ritrovare adesso la nostra Elena, nonna. Passati dieci anni dal Da– niele Cortis, il Fogazzaro manda a Elena {la sua tenera cugina, mar– chesa, Angelina Mangilli Lampertico) il nuovo romanzo, il Piccolo rnondo moderno. Ed Elena a lui: « .... intanto ti prego (strana preghiera! ma sono pure, e lo sai, una strana creatura, anch'io): non mi rispondere. So quanto sei occupato : m'immagino la moltitudine di lettere che ti piomba da tutte le parti; e pur ammirando il senso di gentilezza che ti fa avere una parola per ciascuno, vi rinunzio per conto mio. Quella parola per me dilla invece, se vuoi, al Signore perché mi renda degna della teneiI'ezza, grande e tutta nuova che mi mette in cuore l'aspetta– zione d'esser nonna .... >> Nonna, eppure (« non mi rispondere» ecc.) è sempre Elena. ' Jeanne, l'amica, e tentatrice di Pi&o Maironi, del Santo, forse l'ab– biamo ammirata di più, ma certo l'abbiamo amata meno. Ohe in lei ci fosse un che di calcolato, di intellettuale, di intimamente scettico, si sentiva,. Ed ecco ora che sorprendiamo Jeanne (la marchesa Iole Moschini Hiaggini) a contrasto col suo romanziere. Jeanne pizzica, di panteismo, non le dispiace il Siva indiano, e scrive al Fogazzaro proprio cosi: « .... nessuna religione positiva. E la x della sua equazione si risolverebbe in una cognita + .... y: - il suo Dio, più il mistero. J> Oh povero Piero ! Della romantica Violet, la dolente pellegrina del Mistero (l'ameri– cana Miss Elena Starbuk), ci giunge solo una voce lontana, dalle rive di La Panne. E là, pellegrina sempre, che dipinge « bastimenti con le grandi vele brune J>, e fanciulle e pescatori. Ha ricevuto il suo libro, il Mistero, e dice grazie in inglese al suo poeta : « Ohe gentilezza avermelo spedito una seconda volta in forma di libro .... )) Elena, Jeanne, Violet; è per loro che Matilde Serao potè salutare nel Fogazzaro « il romanziere che ha fatto velare di lagrime i più begli occhi femminili italiani. J> Ma chi alle eroine preferisse l'autore, neppure lui resterà deluso dal libro del Nardi. C'è qui, un Fogazzaro tutto inedito, pellegrino attraverso l'Umbria e il Lazio, nel '93, gli anni del primo apostolato. Sfogliare il diario e le lettere di quell'anno è come voltare le pagine di un vecchio album di fotogrrufie. Gli abiti son fuori di moda; ma come vivi i gesti, gli occhi! Il Fogazzaro ha dormito ad Assisi, al convento degli Angeli. « E la mattina mi svegliai verso le cinque. Udii delle volate poco fratesche sopra un pianoforte lonta.no e mi riaddormentai. Feci un sogno strano BibliotecaGino Bianco
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy