Pègaso - anno I - n. 5 - maggio 1929
La Stella del Nord 587 - Rido di quell'Egidio, - rispose Benedetto. - A me invece verrebbe da piangere, - disse padron Lorenzo che aveva già ritrovato il suo umore ciarliero: - Eccomi senza uno straccio di tagliatore, a volerlo pagare un occhio con settemila metri di panno da tagliare. - Se non è che per questo, non son qua io ? - rispose Benedetto. - No! Tu sei tagliatore? - esclamò il sarto giustamente stu- pito del caso : - E che cosa hai mai tagliato in vita tua ? - ,Mia sorella dice che taglio i panni addosso a mio padre, - ri– spose Benedetto : - Ma se io non sono un tagliatore vorrei che vi cascasse la lingua. -'--Via, non scherzare, - disse padron Lorenzo : - Sei o non sei tagliatore ? · - Cogito ergo su,m: sono, padron Lorenzo. - E verresti nella mia sartoria ? E perché no ? Con tanto panno, ci si' deve stare calducci. - E qual'è la tua paga? - Oh, la mia paga, la mia paga .... Facciamo un cinquino più di compare Egidio, vi va ? - Guarda che traditore, ora capisco, lui ti ha imbeccato ! - esclamò padron Lorenzo: - Siete tutti d'accordo, ladri di tosape– core. Ma che ci vuoi fare? È l'ora vostra. Vieni su dunque, che me ne tagli subito tre dozzine, e avrò il 1 1piacere di vederti all'opera . . A proposito, c9me ti chiami ? - .Benedetto de Benedetti, - rispose tutto allegro Benedetto : - Ma venire ora non posso. Sono a pranzo da amici. - Vuoi far proprio tutto a modo tuo, che Dio ti benedica, Be- nedetto dei Benedetti, - disse padron Lorenzo : - Almeno sii di parola damattina, e vieni un'ora avanti alle otto con la santissima benedizione. E non ti laveresti, per caso, cotesta crusca dal viso? Qui siamo sarti, padron mio, e non mugnai o .panettieri. Ho detto bene, o Benedetto ? - Bene diceste, o sarto dotto, sarò 1plJ.ntualeavanti le otto, - rispose Benedetto; e, salutato padron Lorenzo con una scappellata, se 1J1e scese giù per lo sdrucciofo, ridendo della burla fatta a quel– l'ameno sartore. I xxx. Alla Corona di ferro erano già tutti pronti. Benedetto ebbe ap– pena il tempo di c3l1Ilbiarsi l'abito infangato e, data la buOIIlanotte al nonno che già si stava appisolando, si misero in un carrozza che in un attimo li condusse a Villa Pepi. Il pranzo venne servito su– bito, perché gli ospiti si erano fatti a~pettare, e di notevole non vi fu che l'apparizione di Guendalina. iblìoteca Gino Bianco
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