Pègaso - anno I - n. 5 - maggio 1929
.,. Voi che ascoltate 569 chiave alle fosche stanze del decoroso edificio. Questa chiave, come si sa, è il Secr-etum, il libretto dov'egli conversa CO[l Sant' Agostino .al cospetto, non soltanto figurato, della Verità. Non occorre ricor– dare ché tra i due interlocutori non è maggior distanza di quella tra il Gaudio e la Ragio1I1edei Rimedi) e che anche dove è scrit~o .. Agostino è Francesco che parla. Di .clie natura fosse l'amore di -Petrarca per Laura è spiegato qui coliltutta la chiarezza desiderabile:.« Nessuna supplica la toccò, nessuna .implorazione la potè smuovere. Conservò l'onor suo di donna, in:fl.essìbile contro il fuoco dell'età sua e della mia, contro circostanze d'ogni genere che avrebbero inte[lerito un a,nimo di'dia– mante >>- Queste singolari pagine ò.icono la dolorosa e vana rivolta no1I1contro la tiranlilia della ,passione ilil astratto, ma contro l'og– getto medesimo di questa. È un sentimento ben di rado incontrato IIlel Canzoniere) qu3Jlltunque non ne sia del tutto assoote 7 come mo– stra il sonetto Fera stella, e quello soprattutto Varbor gentil, d'un tono senza esempio in tutta l'opera: Nè poeta ne colga mai, :nè Giove Lru privil€gi, ed al sol venga in ira Tal che si secchi ogni sua foglia verde. Sedici mortali anni di attese e speranze deluse, di ambaRde, di mortificazioni, di ripulse umili3Jllti e rinunce forzate hanno tolto dalla ragione dell'amante ogni velo. Non è vero, confessa il li· bretto segreto, che Laura gli sia stata d'aiuto a salire i gradi della perfezione spirituale per i quali, secondo le idee di allora, alil– che amore di donna poteva condurre. Se ella lo ha salvato da travia– menti più grossola[li, l'ha sprofondato per compenso in uno « splen– dido abisso». All'immortalità che egli le ha regalato non ha- cor– risposto col dono di sè, e neanche lo ha respinto con. quella carità amorevole e risoluta che lo poteva guarire; tooendolo ambigua– mente in sospeso con frigida civetteria, gli ha coosumato la vita. Parti e malattie l'hamno fatta sfiorire, l'età stessa ili lei incomin– cìa a rendere vergognoso questo amore. Ella gli è stata malefica al fisico, al morale e praticamente. (Cogita quantum illa nocuerit - animo) corpori) fortuna(}). Che vale? Quando Agostino, con un suggerimento che ci SCO![)ri– rebbe,, se ce ne fosse bisogno, chi è che si [lasconde nei panni del . supposto Padre della Chiesa; lo consiglia di cercare altri, più fu– gaci amori, 1 perchè ccmuovendo da carcere a carcere», egli potrebbe forse evadere per davvero un giorno o l'altro, Francesco risponde che la morte sarebbe più fadle d'un secondo amore. Il mondo senza di Laura non è che tenebra e desolazione. (Assiievit animus tllam iblioteca Gino Bianco
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