Pègaso - anno I - n. 5 - maggio 1929

Federico Taylor e l'americanesimo 565 nella società romana u111 centinaio, per lo meno, di donne colte e spregiudicate, di grandi .personalità, poetesse, :filosofesse e bal– lerine : ma, dato il buon genio pratico della razza, questo femmi– nismo aggressivo assumeva in Roma una strana punta affaristica. Quelle ardite intellettuali pensavano, prima di tutto, a farsi un patrimonio. La poesia restava al secondo piano: ma è facile im– rnaiginare che, tra un affare e l'altro, esse la predisponessero ad og~i arditezza. ' . Fu allora che da Alessandria ci vellllle, nuda e scapigliata, fa musa d'Euforione. Era proprio la grazia perfida e il cinismo bril– lante di cui si sentiva il bisogno. Tutta la gioventù intellettuale romana, .immediatamente, s'incanagliò in Euforione. Anche al– lora, la Venere alessandrina diventò la Venus efebiça dei latini, l'educatrice crepuscolare degli adolescenti. Tutta la Roma ben pensante protestò contro gli scandalosi ndn:1:,eoi, e gli uomini di gusto severo non ebbero più che sorrisi sprezzanti iper i brutali << cantori d'Euforione )). Ma, ogni giorno, si scopriva che anche la gente più austera teneva un Euforione nascosto sotto la toga. Giureconsulti dalla stoica rnacrezza, imperatores dal fiero cipiglio, darne intemerate, cercavano a gara il tu,rpe libro. Le oscenità piccanti della musa alessandrina erano sussurrate da banco a banco, in senato come in tribunale. Roma trovò :finalmente il rimedio che ci voleva. Uno scavezza– collo disgraziato in. amore e·in politica, un picaro dal cervello fer– tile e dalla borsa vuota, si mise in testa d' euforioneggiare anche più ardito, anche ipiù allegro d'Euforione. A gara coi cornpagnj di ' tav~rna e di bagordi, prese a cantare le sue stesse ,oscene monel– lerie, le stesse crude turpitudini ma con quell'inimitabile accento d'amaro disinteresse e di signorile acerbità che la voce umana ~rova sempre in una civiltà originale e non trova mai in una civiltà eclettica. Euforione 'era battuto sul suo stesso terreno. Pochi sipe– cialisti oggi sanno chi sia stato Euforione : tutta l'umanità sa chi sia stato Catullo. . .· Questo è il buon gioco :, e, · del resto, il soio giocabile nella vita dello spirito. Quando Alessandria dice, Euforione, Roma deve. rispondere Catullo. Quel che non s'è mai visto, quel che non è assolutamente possibile, è respingere ciò ch'è vivo, armandosi di ciò ch'è morto per sempre. EUGENIO G IOVANNE'l'TI. Ofr. F. CoPLEY, Frederick W. Taylor; H. FORD, La mia vita e la mia opera; PLUTARCO Oatone Maggiore e Grasso; N. CASTELLINO, Ooncezione nazionale della organizzilzione scientifica del lavoro; W. SoMBART, Das Wirtschaftleben im Zeitalte,r des Hochkapitalismus, LI; o. SPANN, Der wahre Staat; R. LEWINSOHN, Histowe de l'inflation; R. MICHAUD, Littératurc amériaaine. . BibliotecaGino Bianco

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