Pègaso - anno I - n. 5 - maggio 1929
San Benedetto e San Francesco nella storia d' Italia 541 La 'comunità benedettina non sorge 1I1eppurecon un compito di apostolato. Qualche episodio apostolico lllon manca nella vita di Benedetto (sopratutto la ,eliminazione dei resti di paganesimo a Oassirno); ma è temporameo e sporadico, non già essenziale all'opera sua. Noo si trattava di convertire il mondo, e più particolarmente il popolo italiano, che ÌIIl massima era convertito da un pezzo. Si trattava invece di far cadere di dosso i vecchi abiti al nuovo in– div1duo che v'era cresciuto dentro. La società imperiale era Ìllloom– patibile con lo sviluppo del muovo popolo cristiano e italiano. Bene– detto l'abbandooa al suo destino; la stessa prospettiva della ro– vina totale di Roma (la' Roma di Belisario e di papa Vigilio) lo lascia mdifferente. Tocca a quanto c'è di vivo in questo vecchio mondo di andare verso i nuclei di vita nuova. Il monastero bernedet– tmo agisce come centro di attraz-iorne: gli ~lementi della società in deco:mposizione si ricompongono irntorlllo ad esso in nuove for– mazioni. Lasciando che i morti seppelliscano i loro morti, Bene– detto prepara la vita futura. Per quali modi e in che misura la sua creaziollle operò nell'Ìlll– fanzia del popolo italiano ? Sebbene la cosa possa parere strarna, una storia sociale del benedettinismo nell'Italia dell'alto medio - evo non c'è ancora_ Così, IIlOinoo siamo in grad'o di risporndere adeguatamente alla domanda. Una cosa possiamo affermare: la vita bellledettina si svolse più rigogliosa oltralpe che fra noi, ove. pure aveva avuto la sua origine. E intravediamo anche due sp,iega– ziorni del fatto : la persistenza Ìlil Italia, più lunga e tenace che altrove, degli istituti, delle tradizioni e concezioni romarno-bizan– tine; la peculiare struttura sociale-ecclesiastica del nostro paese, ove la città-vescovado continua a predominare, e i vescovati a loro volta sono strettamente raccolti e subordÌlnati intorno al centro ecclesiastico sernza pari, il vescovo di Roma. San Francesco sorge ed opera in una situazione radicalmente cambiata. Il vecchio moodo romano-bizantirno del tempo di Bene– detto è scomparso davvero, e da Ulllpezzo: la società feudale lo ha liquidato defirnitivamente e già a sua volta cede il passo, su tutta la linea, alla nuova società borghese-comunale. C'è, per verità, il Sacro Romano Impero, che, istituito irn Roma dal pontefice romano a contrapposto e sostituziooe dell'impero di Bisanzio, non marnca di risentir fortemente l'eredità romano-bizantina. Esso, tuttavia, h3Jnelle vene amche una vita llluova e più sana; e poi, un insieme di circostanze (innarnzi tutto, i suoi contrasti con la chiesa, vere for– tullle per l'Italia) gli tolgono la possibilità di soffocare la vigorosa adolescenza del popolo italiano. Questa volta, la società nuova non era più d'a creare : essa fio– riva rigogliosa. La fU1I1zione organizzatrice e produttiva, che il mo- iblìotecaGino Bianco
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy