Pègaso - anno I - n. 4 - aprile 1929
La Stella del Nord 467 aveva mancato verso il [Proprio padre, non dovesse almeno subire il castigo -di chiedergli perdono della sua colpa o del suo errore. Del resto egli preferiva in quei giorni star solo e parlare il meno possibile. Vedendolo così taciturno· e burbero, la signora Celeste, che avrebbe invece voluto vedere intorno a sé tutti v·si sorridenti, gliene aveva chiesto con una certa timidezza la ragione : poiché il fatto era cosi insolito che non la lasciava tranquilla. - Ho avuto una spiacevole discussione con Benito, - le spieg~ con aria distratta il maggiore Iupiter: - Sai come queste cose mi turbino. - A proposito di che, una discussione ? - chiese inquieta la signora Celeste. - Cosi in generale, - rispose il maggior Iupiter ; e lasciò ca– dere il discorso, concentrando tutta la sua attenzione sul sigaro che non tirava a dovere. ' La maggior parte della giornata, quando era in casa, egli la passava a ordinare e riordinare, con cura meticolosa, alcuni pic– coli strumenti, alcune boccettine, tre o quattro minuscoli barattoli, una mezza dozzina di tubetti di vetro che, togliendoli da un baule, aveva disposti sul piano del tavolino e che erano gli ingredienti · della chimica elementare di, ogni analizzatore di minerali. Ora [Puliva con un cencino la bilancia di Jolly, ora lavava accurata– mente le boccette di Gay Lussac, ·ora strofinava il fondo del mortaio d'agata o il coltello calamitato o le pinze, ora soffiava nei hbetti ferruminatori, -ora divideva in uno scatolino i fili di [Platino dalle verghette di zinco puro, ora sturava quei barattolini e, avvicinan– doseli al naso, aspirava per un attimo l'odore piuttosto insipido del sal di fosforo, del nitrato di cobalto o del carbonio di soda che essi contenevano. Tutte queste operazioni non richiedevano molto tempo, ,ma egli le ricominciava ogni giorno da capo. Poi, quando , I le aveva terminate, o si metteva a leggere uno dei suoi manuali di mineralogia, o, indossando il suo cappotto im[Permeabile con man - tellina, usciva sotto la pioggia e non rientrava che dO[POqualche ora. Usciva solo, naturalmente, sebbene rimpiangessé di non poter condurre con sé Benedetto, col quale avrebbe volentieri scambiato le sue impressioni su tutto ciò che vedeva. ·Ma Benedetto n_onaveva ancora fatto nulla per riavvicinarsi a suo padre, appunto per [Poter uscire solo a sua volta, senza dover rendere conto a nessuno delle sue lunghe assenze. Anch'egli era taciturno e preoccupato, e sol- tanto a sera tarda s'udivano bisbigliare a lungo, lui e Alessandlra, nella camera dell'uno o dell'altra. La famiglia IUiPiter si trovava tutta riunita a tavola due volte al giorno, nella sala da pramzo del pianterreno, quasi sempre de– serta. A mezzogiorno scendeva anche il nonno. Egli si sedeva sopra BibliotecaGino Bianco
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