Pègaso - anno I - n. 4 - aprile 1929
4-14 A. Sorani delle necessità esteriori, diventano sabbie versicolori mulinate dalle tempeste che insorgono dentro e fuori di noi. Un rimiprovero che si è fatto allo Huxley è che egli, invece di prender di fronte questo tragico umano e universale che ha in– travisto e sentito, di mettersi a lottare col concreto delle persone portate da lui sulla scena dei suoi romanzi, si è divertito a giocarvi intorno, a smascherarlo senza rpenetrarlo, a ironizzarlo senza pos– sederlo. Si è detto che, se si toglie la maschera risibile ed amena, deliziosamente dipinta e sofisticata dei suoi personaggi, sotto non restano che fantocci, e lo si è detto sipecialmente dei personaggi del tlUO terzo romanzo: Those barren leaves. Ma Huxley non ha mai preteso che sotto la maschera dei personaggi di 'Phose barren leaves esistano delle creature vive e non dei fantocci. Il romanziere che li muove e che li fa parlare vuole dimostrarci appunto, nelle loro azioni e nelle loro rparole, che il loro modo di essere e di pensare è soltanto una necessità e un'avventura della ioro maschera, che la vita vera è stata frreparabilmente espulsa da loro, che essi sono semplice– mente trascinati, come foglie morte dall'empito torbido e immorale delle loro varie infatuazioni e delle loro varie adattabilità. Uno solo forse di questi personaggi, Oalamy, ha il senso del mistero che lo avvolge, sente la necessità interiore di fermarsi fuori della folata che lo mulina a suo capriccio per meditare sul suo destino. Gli àltri personaggi, Mrs Aldwinkle, Miss Thr~plow, Oardan, Ohelifer, Ho– venden sono anime avvizzite dal vizio, e dallo snobismo e dal pa– rassitismo, sradicate definitivamente dal terreno dei sentimenti na– turali e dei sensi genuini, galvanizzate dalla loro cerebralità amorosa ed estetica, come Mrs Aldwinkle e Miss Thriplow, o dal loro franco ed iniquo epicureismo, come Oardan, o dalla loro in - genuità mentecatta come Hovenden. I fuochi fatui delle loro libi– dini, delle loro accensioni intellettuali, di tutte le loro comunicazioni ed esplorazioni umane, sono distaccati dal terreno solido della vita vera- perché volteggiano e lingueggiano in un mondo inverosimil– mente fittizio, che si sono creati a loro immagine e somiglianza. In 'l'hose barren leaves Huxley ha inquadrato in uno <icenario italiano a.Jcuni esemplari d'umanità raccolti in pittoresco aggrup– pamento dai vari campi dello snobismo, dell'arrivismo, del cere– bralismo: la ricca matura zitella che, nel palazzo Oibo-Mala-Rpina di Vezza, tesse le trame trepide di nuovi ormai irraggiungibili amori, la romanziera che della sua stessa vita ha fatto una quo– tidiana finzione e che trasmuta in storppa da romanzo tutto ciò che tocca, ode, vede e gode, il parassita cinico, il Lord sfiaccolato prima della maturità, il leader laburista che fa da mentore all'im– rpotente campione dell'aristocrazia ereditiera, ed altri ancora, eguali e minori personaggi di questa sorta, che danzano danze di BibliotecaGino Bianco
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