Pègaso - anno I - n. 4 - aprile 1929
Aldous Huxley 443 d'opere d'arte, lo ha fatto, e lo fa apparire ancora a taluno, scrit– tore di saggi più che n.ovelliere e romanziere e fa ricercare a molti dei suoi lettori ed ammiratori proprio i saggi e le riflessioni e le divagazioni e i diari intellettuali anche dentro i romanzi. Nel sag– gio, Huxley trova infatti un modo eccellente di stendere e di con– densare il suo pensiero, sfiorando con amabilità e con ricchezza di motivi una svariatissima tastiera d'argomenti di storia, d'arte, di letteratura, di scienza, di filosofia, di folclore, di morale, di rpolitica, di estetica, traendone senza sforzo i più piacevoli effetti, riuscendo negli 81J)iloghipiù luminosi, nella esemplificazione più eclettica e nell'ammaestramento più peripatetico e meno dottrinale. I suoi vo– lumi di saggi, Along the road) On the margin) Proper studies) con– tengono alcune delle sue pagine meglio riuscite. E questi piacevoli _ effetti Huxley li ha ottenuti senza ricorrere ai miracoli [Pirotecnici di altri scrittori di saggi suoi contemporanei e più celebri di lui, senza giovarsi degli acrobatismi verbali e dei fuochi di fila di pa– radossi che altri ha messo in onore nel suo paese. Egli è un abile e interessato collezionista di fatti e di teorie, un politore e incasto– natore di idee e di dati, non un giocoliere di genio e un equilibrista miracoloso. Qual'è la base ideologica di questo scrittore, quale è il punto di vista da cui preferisce guardare e commentare le cose e gli uomini? E qui rincorriamo un Aldous Huxley quasi inafferrabile, perché sfuggente tra l'infinita fantasmagoria delle forme di pen– siero e di vita. Pare che, nel suo spirito, la realtà si disfaccia nei suoi innumerevoli elementi, che la verità mostri i suoi volti sempre mutevoli, che il concreto, aprpena individuato, si disàtomi e rifluisca tutto nell'universo insondabile. Il suo metodo, rispondente al suo desiderio più nativo e incontentabile; sarebbe il metodo che confes– sano ed applicano certi suoi 1pers_onaggi che gli stanno evidente– mente a cuore, quello di avvicinarsi alla realtà da ogni [POssibile via maestra, come da ogni possibile sentiero secondario, e di affron– tarla coll'esperienza e il raziocinio dello storico, del sociologo, del– l'economista, del filologo, del biologo e cosi via. Ma Huxley ha la convinzione che ogni via d!approccio o d'indagine darebbe risultati diversi, porterebbe a una realtà differente. La sua gioia ma anche– il suo su 1pplizio, è questo inseguimento della realtà e della verità, una e moltiplicantesi, eterna e semrpre nuova, concreta, ma sem– pre friabile e volatilizzata. Gioia e supplizio intensificati e por– tati allo spasimo quando questa realtà e questa verità sono lai nostra stessa persona umana, quando il nostro stesso io si fran– tuma e si disperde a tutti i venti delle passioni, degli interessi, delle mode, dei bisogni elementari e gli stessi sedimenti intellettuali e affettivi di cui è costruito il nostro carattere si sfaldano all'urto- BibliotecaGir.o Bianco
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