Pègaso - anno I - n. 4 - aprile 1929

408 Uhhh .... E chi è? - .,. --- L. Pirandello ESCLAMAZIONI NllJLLA SALA. QUELLO DELLA GALLERIA forte, dominando le escll!Jlllazioni: Molti, nelle poltrone, nei palchi e in platea, ridono. IL DOTTORHINKFUSS un !PO' ridendo anche lui : Forse il signore precede di pochi anni una domanda che molti si faranno. Posso però assicurargli che poco importa a questo scrit– tore l'ignoranza che ancor oggi _si può avere, o :fingere d'avere di lui~ come di quella che se ne l()Otrà avere domani; e non già per quello sdegno che la volpe dava a veder dell'uva troppo alta, ma, per quello che ha sempre pensato della conoscenza che effettivamente si possa avere degli altri. Nei maD;ifesti il suo nome è taciuto perché sarebbe stato ingiusto da parte mia farlo responsabile anche per poco dello sipettacolo di questa sera. L'unico responsabile sono io. Ho preso una sua novella, come avrei l()otuto prendere quella d'un altro. Ho preferito una sua, perché tra tutti gli scrittori di teatro è forse il solo ch'abbia mostrato di comprendere che l'opera dello scrittore è finita nel punto stesso'ch'egli ha finito di scriverne l'ultima parola. Risponderà di questa sua Ol()era al pubblico dei lettori e alla critica letteraria. Non può né deve risponderne al pubblico degli spettatori e ai signori critici drammatici che giudi– cano sedendo in teatro. VOCE NELLA SALA. Ah no ? Oh bella ! -. IL DOTTORHINKFUSS. No, signori. Perché in teatro l'opera dello scrittore non c'è più. QUELLO DELLA GALLERIA. E che c'è allora? IL DOTTORHINKFUSS. La creazione scenica che n'avrò fatto io, e che è soltanto mia. Torno a pregare il pubblico di non interrompermi. E avverto (giacché ho veduto qualcuno dei signori critici-sorridere) che que- - Biblioteca Gino Bianco ...

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