Pègaso - anno I - n. 4 - aprile 1929
Questa sera si recita a, soggetto 407 - ALCUNI, DALLA PLATEA. Il nome ! il nome ! UNO, DALLA GALLERIA. Ohi è? IL DOTTOR~INKFUSS. Prego, signori, prego, Non mi sono mica inteso di chiamare il pubblico comizio. Voglio sì rispondere di quello che ho fatto, ma non iposso ammettere che me ne domandiate conto durante la rap– lJ)resentazione. IL SIGNORE DELLE POL'J'RONEJ. Non è ancora cominciata. IL DOTTORHINKFUSS. Sissignore, è cominciata. E chi meno ha diritto di non crederlo, è proprio lei che ha preso quei rumori in principio come inizio dello -Sjpettacolo. La rappresentazione è cominciata, se io sono qua davanti a voi. IL SIGNORE ANZIANO, DAL PALCO, congestionato: Io credevo per chiederci scusa dello scandalo inaudito di quei rumori. Del resto le faccio sapere che non sono venuto per ascoltare da lei una conferenza. IL DOTTORHINKFUSS. Ma che conferenza ! Perché osa credere e gridare così forte ch'io sia qua iper farle ascoltare una conferenza? Il signore anziano, molto indi~ato di quest'apo– strofe, scatta :iJnpiedi bofonchi!ando ed esce dal palco. Oh, se ne ipuò pur andare, sa ? Nessuno la trattiene. Io sono qua, signori, soltanto per prepararvi a quanto d'insolito assisterete que– sta sera. Credo di meritarmi la vostra attenzione. Volete sapere chi è l'autore della novelletta ? Potrei dirvelo.- ALCUNI, NELLA SALA. Ma sì, lo dica ! lo dica ! IL DOTTORHINKFUSS. Ecco, lo dico : Pirandello.
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