Pègaso - anno I - n. 4 - aprile 1929

Questa sera si recita a soggetto 405 UN TERZO DELLE POLTRONE. Forse farà parte dello spettacolo. Qualcuno ride. UN SIGNORE ANZIANO, DA UN PALCO, come se quei rumori fossero un'offesa alla sua serietà di spettatore molto per la quale : Ma che scandalo è questo? Quando mai s'è vista una cosa simile? UNA VECCHIA SIGNORA, balzando dalla sua sedia di platea, nelle ultime file, con lliila faccia di gallina spavèntata : Non sarà mica un incendio, Dio liberi ? IL MARITO subito trattenendola : Sei pazza ? Ohe incendio! Siedi e stai tranquilla. UN GIOVANE SPEYI'TATOREVICINO con un malinconico sorriso di compatimento: Non lo dica nemmeno per ischerzo ! Avrebbero abbassato il si– ipario di sicurezza, signora mia. Ah, ecco ! ecco ! Silenzio ! Silenzio ! Suona finalmente il gong sul palcoscenico. ALCUNI, NELLA SALA. ALTRI. Ma il si\Pario non s'apre. S'ode, invece, di nuovo il gong, a cui risponde dal fondo della sa– la la voce bizzosa del direttore Dottor Hinkfuss, che ha ll[Jerto 1a porba d'ingresso CO(I). violenza e s'avanza iroso per il corridojo che divide nel mezzo i:n due ali le file della. platea e delle pol, trone. IL DOTTORHINKFUSS. Ma che gong ! Ma che gong ! Ohi ha ordinato di sonare il gong ? Lo comanderò io, il gong, quando sarà tempo ! rnoBianco Queste parole sa.ranno gridate dal Dottor Hinkfuss mentre attraversa il corridojo e sale i tre gradini ,per cui dalla sala si può accedere al palcoscenico. Ora egli si volta al oubblico, contenendo con ammirevole prontezza il fremito dei nervi.

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