Pègaso - anno I - n. 3 - marzo 1929

290 Lettere di Ferdinando Martin-i vera l'affermazione de' grammatiei che quel verbo sia transitivo quando non si mantiene. Un usciere della Biblioteca Laurenziana, il ,quale, nonostante l'umiltà dell'ufficio, è nutrito di buoni studi e sta scrivendo in versi la storia contemporanea di quell'Istituto. leggerà una parafrasi del Cinque Maggio che fa iparte del citato lavoro: se ne danno per saggio i versi seguenti: Dall'.Alpi alle Piramidi, Dal Manzanare al Reno, Dall'Inghilterra a Ohiavari Guido sta sempre ion treno. 4° giorno. Passeggiata storica. Il Comrn. Biagi ipasseggerà dalla mattina alla sera per le strade di Firenze, chiacchierando con Tizio e con Caio. Nessuna passeggiata più storfoa di questa, che si ripete da molti anni ogni giorno dell'anno. 5° giorno. Lettura educativa in onore del Giusti alle scuole– normali. Il Comm. Biagi dimostrerà quanta sapienza pratica si contenga nel verso dell'Amor paoifioo: Comincerò quest'altra settimana. I 6° giorno. Serata musicale con discorsi illustrativi.· Beethoven. Sinfonia in do minore. Bia,gi, conferenza, La musica e la vita. Si prova con esempi alla mano che nella vita il do m·inore di tutti è– il do di quelli che promettono e non danno nulla. Verdi, romanza nella Luisa Miller. Un celebre tenore che gentilmente si presta, vi piglierà un si di petto. Il Comm. Biagi ne coglierà occasione ad affermare che il si di petto è ipreferibile ad ogni altro sì, perché– non impegna a niente. 7° ed 1tltimo giorno. Inaugurazione di una lapida sulla facciata. del palazzo Capponi. L'epigrafe potrebbe esser questa: QUESTA PIETRA .A.TTESTJ .A.I VENTURI CHE IL COMM. GUIDO BI.A.GI NON V.A.RCÒ MAI L.A. SOGLI.A. DELLA. O.A.SAOSPITALE OVE IL GIUSTI SORIISSE E MOR!, ALIENO PER DELIO.A.TEZZ.A. DALLO INVESTIGARE I SEGRETI AFFIDA.TI ALLE EPIISTOLE DAL POETA MONSUMM.A.NIDSJ!l. Asmara, 28 _del 1899. Non mi meraviglio di ciò ch'Ella mi scrive ·di sé, di certe sue.– sensazioni; e le rughe e i capelli bianchi non intendo ·il iperché do•- BibliotecaGino Bianco