Pègaso - anno I - n. 3 - marzo 1929
a Matilde Bartolommei Gioli 289 Ro visto che il Biagi s'è dato un gran da fare.iper il centenario del Vesipucci e del Toscanelli. Vorrei che in estate o in autunno, quando insomma mi sarà consentito di venire in vacanza, noi ce– lebrassimo un altro centenario: la promessa, dal Biagi stesso fat– tami un secolo fa, di andar nell'Archivio Capponi a cercarvi le lettere del Giusti 1 ). Se non sbaglio, il tempo trasc0rso da quel lontanissimo giorno, si può repartire in sette epoche. Ella che ebbe gran parte nelle trattative, veda se la meritoria mi serve bene. Epoca I. Il Biagi promette di anelare nell'archivio Capponi. >> II. Escogita i modi meglio opportuni per avvicinare ln. Marchesa Farinola. )> III. Va dalla Signora Matilde Gioli per pregarla di presen– tarlo alla Marchesa Farinola. ?) IV. È presentato alla Marchesa Farinola. )) V. Scrive in Affrica di aver rpersuaso la Marchesa Fari- nola. )) VI. Aspetta di essere ringraziato dell'aver persuaso la, Marchesa Farinola. >> VII. Com'è giusto, si riposa. Proporrei che a ciascuna di queste epoche corrispondesse un giorno di Festa. Le mando una bozza di programma. Chiami il Biagi, La prego, si consigli con Cecco che in queste faccende ha le mani in pasta ed è esperto, e veggano se quanto io ipropongo può dare alla cerimonia èentenaria abbastanza di decoro e di solennità. 1° giorno. La mattina. Esposizione, nel Salone dei 500 e Sale adiacenti, di t1-1tti i progetti ideati dal Comm. Biagi e non mai mandati ad esecuzione. La sera. Recita del Progettista, commedia -di Alberto Nota, e della farsa di Luigi Ploner, Le lettere perd1ite, fa quale, in quest'occasione, s'intitolerà Le lettere non ricercate. 2° giorno. Seduta alla Società Dantesca. Dissertazione del -Oomm. Biagi sopra questo frammento della Divina Commedia: quanto è duro calle lo scendere e il salir per l'altrui scale. 3° giorno. Mattinata letteraria al Circolo :filologico. Il Com– . -mendator Biagi ragionerà sul verbo promettei·e: e dimostrerà non 1) Fu pel Martini il riposo dal suo arduo lavoro di Governatore dell'Eritrea. n Biagi, devotissimo a lui, l'assistette con pazienza e dottrina in questo lavoro, e •l'affettuoso scherzo df questa lettera non tocca la stima e l'an:nicizia che il Martini ,ebbe pel suo Bia:gi per la memoria di lui negli anni che gli sopravYisse. Vedi Episto– lario edito e •inedito di G. Gi1tsti, raccolto, ordinato e annotato da F. n1artini, in ;tre volumi (Firenze, Le Monnier, 1904). 19 - Pègaso. BibliotecaGino Bianco
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