Pègaso - anno I - n. 3 - marzo 1929

.Eitripide Ed. Elettra di rimando : Dici cose, o buon vecchio, inver non d~ne d'uom di senno .... E come col suo crin potrebbe il mio riscontrarsi ? nudrito alle paÌestre dei forti uomini l'uno, e liscio e molle tatto l'altro dal pettine .... e troverai pm- anco una di chiome assimiglianza in molti che di sangue comun nati non sono. · Ma il vecchio non si dà per vinto: Or ben v-anne colà: metti su l'orma di quell'uomo il tuo piede, e guarda, o figlia, se del tuo la misura è a quello uguale. Oi figuriamo già quello che dirà Elettra : Oome in sodo terren potrebbe impresso rimanerne il vestigio ? E s'anco il puote, ma di fratello e di oorella il piede non si ragguaglia : è quel dell'uom maggiore. 269 Giustissima osservazione: salvo che noi meno galantemente avrem– mo detto che il piede dell'uomo può essere anche minore. Ri– mane intanto al vecchio un altro argomento, desunto anche esso dalle Coefore di Eschilo, dove Oreste si fa riconoscere da Elettra presentandole una stoffa ricamata, ond'ella avrebbe coperto il piccolo Oreste, quando questi con la fuga era stato sottratto alla morte sicura che lo attendeva nella reggia paterna. In Euripide, dunque, il vecchio insiste ancora: E se il germano tuo fosse qui giunto, riconoscer tu l'opra non sapresti della propria tua spola in quella vesta in cui d'Argo io lo trassi a salvamento ? E naturalmente non si arrende neppure Elettra : Non sai che io fanciulletta era pur anco quando Oreste fuggì ? Che s'io tessuta quella vesta gli avessi, or come in dos-so, allor fanciullo, ancor l'M•ria, se i panni pur non crescean con la ,persona in lui ? 1~ indubitabile. Come Euripide sottoipone a critica spietata gli Dei e gli eroi del mito, così non ri~parmia il vecchio Eschilo. E molti moderni hanno finito col credere che anche lo spirito della tragedia euripidea fosse in decisa antitesi con quello di Eschilo. Or ciò non è vero. Lo stato d'animo dei due poeti rispetto alla BibliotecaGino Bianco

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