Pègaso - anno I - n. 3 - marzo 1929
268 G. Vitelli nel 455 av. Cr. si presentò ia prima volta all'agone tragico, ed era morto da più di quaranta anni. quando Euripide fece rap– presentare la sua Elettra! In una delle tragedie di Eschilo giunte :fino a noi, nei Sette a Tebe) era ed è celebre una scena di colore veramente eschile_o, epicamente ampia e magniloqua. Un Nunzio riferisce ad Eteocle in sette serie di versi come i sette duci del– l'esercito argivo si sieno collocati ciascuno di fronte alle sette porte di Tebe, quali insegne ciascuno di essi distinguano. Ed Eteo– cle volta 1Per volta delibera qual duce tebano opporre a ciascuno degli argivi. Complessivamente, un 150 trimet1·i ùel Nunzio, IPOChi meno di Eteocle, e per giunta un po' di versi lirici del Coro. Le Fenicie di Euripide, quasi sesisanta anni dopo, riprendono l'ar– gomento stesso dei Sette a Tebe. E abbiamo anche qui un racconto largamente epico del Nunzio, quando però la battaglia è già av– venuta. Prima della battaglia, Eteocle accennerà brevissimamente come intende disporre i suoi: sette guerrieri alle sette porrò turrite porte della città, pari opponendo a pari; ma dirne il nome ad uno ad un, lunga opra sarebbe, e già sotto le mura in arme stan gl'inimici. Or io le mani a bada tener non voglio .... Eteocle ha !Perfettamente ragione dal punto di vista militare e pratico, ed è anche chiaro che Euripide canzona per bocca di Eteocle il poeta dei Sette a 'l.'ebc. In un altro dramma di Eschilo, nelle Coefore) Elettra trova una ciocca di capelli sulla tomba dell'ucciso suo padre. Suppone possa essere dell'esule suo fratello Oreste, tornato nascostamente, ella crede, !Per vendicare il 1padre. E in questa opinione si con– ferma, perché quei capelli sono simili ai suoi propri, perché presso alla tomba vi sono orme di passi e quelle orme somigliano alle orme del suo !Proprio piede, anzi, misurate da lei con ogni atten - zione, collimano perfettamente. Dunque, ella conclude, è Oreste~ Sentiamo Euripide nell'Elettra. II vecchio !Pedagogo ha trovata ' anche lui la ciocca di capelli sulla tomba di Agamennone, e si è messo in capo che possa essere di Oreste : « guarda un po' questa chioma)), egli dice ad Elettra, e con la tua raffrontala, se l'una egual de l'altra sia nel color; poiché fra quei che il sangue hll31comune dal pad.re , in molte parti soglion pur le persone nssimigllarsi. BibliotecaGino Bianco
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