Pègaso - anno I - n. 3 - marzo 1929

Euripid-é 267 niesi n_on impediva frodi, spergiuri, inganni, crudeltà inaudite. Invece Eur~pide trionfa quattro sole volte in dieci lustri di car– riera, la prima, volta in età di quaranta anni. Un quinto trionfo gli toccò solo dopo morto, quando un suo figliuolo portò sulla scena quattro drammi postumi, due dei quali la fortuna ci ha conservati, le Baccanti e l'Ifigenia in Aulide. Euripide, dunque, a differenza di Sofocle, e in opposizione alle tranquille credenr,e consuetudini e abitudini della gran massa di spettatori ateniesi e non ateniesi, porta nella tragedia quell'indi– rizzo critico e razionalistico che, dalla grande epoca del trionfo degli Elleni sui barbari, si va audacemente insinuando nella vita ellenica e più sipecialmente ateniese, rispetto alla religione, alla morale, alla filosofia, alla politica. Sofocle non lotta contro questo indirizzo, ma lo ignora, lo dimentica, e si trasporta in uno stato d'animo più antico, ed ha gli applausi di tutti : Euripide in ogni tragedia nuova pone un iproblema religioso, morale, politico, so· ciale, di quelli che apipassionano una parte sola del pubblico ; e l'antica tradizionale indispensabile materia mitica egli modifica ed altera poco o molto, essenzialmente o superficialmente, secondo che meglio alla posizione del problema si adatti; e la soluzione del problema egli cerca non nella serena e tranquilla fede degli antichi, ma nel criticismo e razionalismo del temipo suo, guadagnandosi così la reputazione di dotto e di filosofo, e scontando questa magra soddisfazione col biasimo e coi fischi degli spettatori e dei let– tori. In conclusione, se non si sapesse che Euripide era di una dozzina d'anni appena pi"!)giovane di Sofocle, che Euripide morì quasi ottantenne e Sofocle gli sopravvisse, che contemporaneamente nella piccola città di Atene tutti e due fornirono di tragedie il teatro iper cinquanta anni, se mancassero tutti gli altri indizi utili per stabilire l'età dell'uno e dell'altro, per la sua concezione mi– tico-religiosa Sofocle sarebbe rilportato molti e molti decenni più indietro, forse più indietro dello stesso Eschilo. Poiché, quanto è evidente in questa parte il contrasto fra So– focle ed Euripide, altrettanto è falso opporre nello s,tesso modo Eschilo ed Euripide. Molti critici, io credo, furono tratti in in - o·anno da Euripide stesso, che forse non si rendeva ben conto della :ua condizione di sipirito rispetto a quella del vecchio ed animoso poeta dell' Orestea e del Prometeo. Non vi sono tracce sicure di polemica euripidea contro So· focle (persino delle due Elettre si è potuto discutere quale fosse da preporre cronologicamente, l'euripidea o la sofoclea, tanto p~co sicuri sono in quella gli accenni polemici a questa; mentre, m– vece non è dubbia nella Elettra euripidea la polemica contro Eschilo, che pure era già morto da un anno quando Eur~pide Biblioteca Gino Bianco Fondazione Alfred Lewfil Biblioteca Gino Bianco

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