Pègaso - anno I - n. 3 - marzo 1929
3(0 U. Fracchia miniere saranno in !Piena efficienza, avremo un vero e !Proprio vil– laggio con la sua chiesa, il suo camposanto, il suo minuscolo al– bergo. Ne ho visti in America sorgere alcuni che, dal nulla, in pochi mesi, in pochi anni, si sono trasformati in vere città. E fondare un villaggio non è sempre una bella, una commovente impresa ? - soggiunse in un tono leggermente patetico : - Tu puoi dargli il tuo nome o un nome caro : Iupiteria, per esempio, Pepiana, Oele– &tia. Ohe cosa si IPUÒ immaginare di più nobile ? - Non ci avevo mai pensato, - mormorò il conte Roberto. :_ Nello stesso tempo, -continuò il maggiore Iupiter, -avremo provveduto a crearci una fonte di energia motrice. Non vedo qui un torrente, ma è probabile che ci sia. - C'è un torrente da queste parti? - gridò il conte Roberto, rivolto al fattore. Il fattore era seduto dieci passi lontano e parlottava col mulat– tiere. A ,questa brusca domanda si alzò di scatto e, credendo che gli chiedessero, che so io ?, i :fiammiferi o il cavatappi, si preci1Pitò verso il padrone palpandosi affannosamente le tasche del vestito. - Chiedo se c'è un torrente fra queste montagne, - r~petè il conte Roberto. Confuso di non averlo a portata di mano, il fattore consultò il mulattiere e cosi si poté stabilire che un torrente, piuttosto magro anche d'inverno, scendeva nascosto in uno di quei valloncelli. - Non importa, - disse il maggiore Iupiter egualmente sodi– sfatto della magrezza di quel ruscello, - un esame idrografico della regione ci dirà se convenga sbarrare con una diga la parte superiore di questa, conca e, raccogliendovi altre acque, ottenere un bacino capace di qualche migliaio di metri cubi, o se convenga invece incanalare il torrente e 1Produrre una cascata alta una cinquantina di metri. In un modo o nell'altro, calcolo che, fra dieci mesi al più tardi, le nostre perforatrici e le nostre :filovie potranno funzionare regolarmente. Ecco dunque, fra un anno, cancellato il deserto da questa ridente chiostra di monti ed iniziato il dramma che deve culminare con il trionfo dell'uomo sull'inerte materia. Tutto è chiaro nella mia mente. Vedo ogni cosa come sarà, come dovrebbe essere. Fra un anno tu potrai già disèutere da pari a !Pari con i tuoi creditori e, fra cinque o sei, riscattare .definitivamente i tuoi beni. Egli guardò il conte Roberto con un sorriso esultante e attese per qualche minuto che sul viso dell'amico trasparisse la luce di un entusiasmo almeno pari al suo. Fu dolorosamente deluso nel constatare che quello al contrario si faceva piccolo piccolo nella sua giacchettina già un po' tro,ppo stretta, accogliendo le sue parole con un profondo sospiro. - Non vedi le cose un pochino in grande? - insinuò il conte BibliotecaGino Bianco
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