Pègaso - anno I - n. 2 - febbraio 1929

La Stella del Nord 209 A dire il vero questa pa.rte della città non forma che UJlla,stri– scia sottile di casupole, e, chi ne è pratioo, ,può attra.ver.sarla per– correndo non più di dueoento passi, per ritrovarsi subito in quella grande strada, vecchia da un lato e nuova dall'altTo, che !Iloi chia– mi8!1D.o pomposamente il Corso. Ma il maggiore Iupiter non aveva mai messo il piede in quel la,bèrinto e, camminando così sicuro e !i1I)edito,non faoeva che seguire una vaga i!lldicazione datagli dal– l'albergator-e, al quale aveva chiesto dove fosse la Posta. Oltre al sesto senso che gli ,permetteva di indovinare 111ellaprofondità della terra !',esistenza di un minerale, egli era conv into di posseder111e anche un settimo, che tomunemente si chiallila sem.so dell'orienta– mento. Grazie a questo settimo senso, egli pretendeva di potersi muovere a suo bell'agio in qualsiasi luogo sconosciut,o, foS1Seun bosco, una valle, una montagna o una città, con la certezza di !Ilon sbagliare mai direzio!Ile. N O!Ilgli occorreva di chiedere schiarì· menti e nemmeno di consultare una pianta. Il sen~o deU'orienta– mento lo conduceva sicuramente tlove voleva andare. Così egli girò per u!Ila buona mezz'ora, per quel dedalo di vico,li e vicoletti dai quali un altro in pochi minuti si .sarebbe liberato. E quando final– mente, ,dopo aver fatto ta,nto cammino che era a1meno dieci volte più del necessario, si affacciò sulla via del Corso, prese senza esitare a •destra, voltal!ldo riisolutameinte le spaHe alla Posta, cb,e per l'ap– pU1llto si trova a sinistra. Quel tratto di strada era abbastanza affollato a quell'ora.. Vi si vedeva trotterellare qualche vecchia carrozza dall'aJto mantice, nella quale per lo più una signora di poca virtù .sedeva come Ve– nere ,nella conchiglia, sebbene meno nuda e discretamente più brutta, per quel tanto che ,possiamo saperne noi, uomini d'oggi. Sui marciapiedi, piccoli borghesi, donne, voochi e ragazzi per la maggior parte, se ne rundava!Ilo lenti e svogliati come chi non ha niente da fare in luoghi nei quali ha già consumato, con molte suola di .scal'[)e, anche l'ultima curiosità fino al moccolo. Ma poi la gente ,si diradava, e, oltrepassato l'Ospedale Militare, il mag– giore Iupjter venne a trovarsi i111 quella, parte del Corso in cui le botteghe si fanno a pooo a poco meno frequenti, sino a scompa– rire del tutto : e la, via assnme quell'aspetto tipico, tra rustico e cittadino, che hanno certi stradoni alla periferia delle città di provincia. Ma egli !IlOn si acco,rg.eva neppure dei molti indizi dai quali avrebbe potuto facilmente iledurre che quella no!Il era la direzione buona. Camminando a testa alta, guardava attentamente le case sui due lati della strada, tutto incuriosito delle loro archi– tetture, del resto quanto mai semplici e comuni per sé stesse, ma abbellite da intonachi versicolori, secondo l'antico uso, non ancora spento del t.utto, della nostra regione, che vuol vedere dipinti sulle 14..- Pègaso. "bliotecaGino Bianco

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