Pègaso - anno I - n. 2 - febbraio 1929
196 A. Panella - Una lettera di Cosimo I dire i forti. E poi, non si può negare, era simpatiço e bello che quel figlio d'una gente nuova e di modeste origini menasse vanto delle virtù sue e dei suoi çlinanzi all'albagia d'un Re, che sop1Pesava i diritti con l'antichità delle magioni. Era una sferzata alla vecchia mentalità feudale e aulica per obbligarla a rispettare chi non possedeva un albero genealogico rimontante a Carlo ,Magno e ai Paladini di Francia; ed era anche un invito a smetterla con l'insincerità e l'ipocrisia. Ché quelle an– tiche magioni, quantunque chiuse nella r'occaforte dei loro privilegi di casta· e del loro formalismo, non avevano però a sdegno di con– fondere il loro sangue puro col sangue della gente nuova, quando faceva comodo per ragioni di Stato.· I discendenti dei Capetingi non avevano forse accolta in casa loro una Medici ? E gli Estensi. che cosi gelosamente tenevano alla precedenza nel cerimoniale ili • Corte; non smaniavano per imparentarsi con i Medici? Il cardinale 'di Ferrara, compunto e dolente dello scandalo accaduto, confes– sava a Caterina ch'egli si era recato in Francia con l'intenzione di trattare un !Parentado tra Medici e Estensi. Che significava mai questo voler salve le forme quando la sostanza era morta ? Metodi nuovi.d'un uomo nuovo. E chi sa che non li avesse im– parati dal Principe : << Io iudico ben questo, che sia meglio essere impetuoso che respettivo, perché la fortuna è donna; et è neces– sario, volendola tenere sotto, batterla e urtarla.>> Peccato che se ne scordassero i successori. ANTONIO PANELLA. I doc=enti ricordati sono tutti nell'Archivio cli Stato di Firenze, Mediceo. La minuta della lettera di Cqsimo I nena filza 6, cc. 53-60; l'originale e il dU!I)licato $pediti all'ambascilatore iDI'esso la Corte di lq,ancia, nella fil7la 4591, cc. 61-69; le lettere di quest'ultimo, datate 26 giug.no -19 luglio 1545, nella filza 4590, cc. 366-397. Quellla del 13 lu:glio, in cui SOllloriferiti i particolari dell'uilienza reale, fu pubbli– cata dal DESJARDINs, Négociations diplomatiques de la France avec la Toscane, PariJs, 1865, I[[, 164-166. Ivi pure, in 111ota, sii ilice che della lettera di Cosimo si trova copia negli Archl'Vii di Firancia e se ne ri:porta qualche brano di secondaria ilmpor– tanza. Per maggiori inf<llrn1azioni sulla questione della precedenza, si veda1110 i d\le volumi di L. CAROERERI, Cosimo I grand1ica, Verona, 1926. BibliotecaGino Bianco
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