Pègaso - anno I - n. 2 - febbraio 1929

178 Ludovico Ariosto tfovea portar molte discordie e risse, in una stanza sua, la più secreta, volse re Carlo che si custodisse, finché da lui fosse, col dono d'esso, il miglior cavallier del mondo espresso. 12. Da la corte, in la terra, il rnnror tosto corse, e per :B.,rancia; e poi, inultiplicando, empì ogni loco prossimo e discosto, ché non s'odiva d'altro ir ragionando. Era commune opin'ion, che posto sarebbe inanzi a tutti gli altri Orlando : oltra le prove a tutto 'l mondo note, gli varria che di Carlo era nipote. 13. Molti dicean che senza dubi9 alcuno, il bel scudo ad Orlando si dovea; intanto 1 ), di Rinaldo, era rpiù d'uno che, ragionando, a lui dar lo volea. « Se Carlo equirparar vorrà, de l'uno e de l'altro, i gran 2 ) fatti - soggiungea. troverà questi più degni e più belli, et anco in maggior numero di qiielli ' 1 ). 14. E se le fatagion 4 ) non desse aiuto al nipote di Carlo, in le sue imprese, creder si può ch'Orlando avria perduto, contra Rinaldo, in tutte le contese.)) Non pur, di questo, il p·opulo minuto, ma il conte, il duca, il principe e )l 5 ) marchese, chi a l'un, chi a l'altro, favoriva in guisa 6 ), che la corte in dua !Parti era divisa,. 1 ) Altra distrazione: è scrit.to intando. 2 ) Per un buco, gran deve quasi i111dovinarsi. 3 ) A dispetto d'una serie di forellini, gli stessi del v. 6 della quarta ottava, il verso si legge. Dell'anoo c'è il solo o. Di quelli resta la sola q. 4 ) Manca, per un guasto, la g di fatagion. 5 ) Manca Z. Il verso è stato fatto e rifatto. 6 ) Il primo chi si suppone, perché la carta è bucata. / BibliotecaGino Bianco

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