Pègaso - anno I - n. 2 - febbraio 1929

Lo scudo della Regina Elisa 8. Carlo ascoltò 1 ) la donna umanamente; ma non gli dié risposta cosi in fretta. Perché gli occorre subito alla mente il mal che può seguir se il scudo accetta ; ché non ha paladin, -èhe renitente non sia ch'un altro inanzi se gli metta ; non è di lor che cosi a un altro ·ceda, eh' esser di sé miglior,_ mai gli conceda. 9. Da l'altra parte, se 'l scudo non piglia, a tutto il mondo II)Otrà dar credenza, che non sia cavallier di sua famiglia, del qùal non abbia dubbio o difidenza. Dopo lungo pensier, II)Ursi consiglia, e la risposta fu di t_al sentenza: che alla 2 ) donna di lei, grazie rendea del grandissimo onor che gli facea. 10. -- ' Avendo opin'ion, ch'in la sua corte, più ch'altrove, il guerrier debbia trovarsi, che sia di corpo e d'animo si forte, che a lui non possa, al mondo, altro uguagliarsi; che accetta il scudo, ma ch'ella supporte tanto, che possa meglio consigliarsi,, 177 di dichiarar qual cavalliero egregio • ~ sia degno aver si glor'ioso pregio 3 ). 11. M~trò la donna, alla sembianza lieta, di ri:maner contenta; e dÌII)artisse. Il scudo, che alla 4 ) corte, ora qu'ieta, I)-Ascoitò ha ,perduto l'o finale, ~-un forelli!D.o.Nel v. 3, aiia è scritta intera oosi. Nel v. 4, il se di seguir s;ilndovina. 2) Alia scritta :i!lltera cosi. 3) È scritto per isbaglio dichiarair. La ,parola quai mamca. I due ultimi versi oono stati fatti tre volte; nel v. 8, degno, per distrazione, c'è due·volte. 4) AUa, sc:rl.tta oon le due U. ' Biblioteca Gino Bianco

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