Pègaso - anno I - n. 2 - febbraio 1929

138 Lettere di Fet·dinando Martini chiaia comincia oggi, ~e non co' suoi acciacchi fisici, certo con le sue tristezze morali. Il Ministero, del quale Ella augura il ruz– zolone, lo farà più presto ch'Ella non pensi : non me ne dorrò : in questi ultimi mesi « la croce del potere)), che reputai frase abu– sata e non altro, la ho sentita e patita in tutta la sua dura realtà. Saluterò il giorno del congedo come il giorno della liberazione si saluta da' prigionieri. Ho perduta anche quest' ultima illusione. Non si può far nulla: il bene segnatamente. Vogliamo rimanere il popolo più ignorante d'Europa, lo vogliamo con determinato pro– posito : delle condizioni dell'insegnamento non importa nulla a nessuno; nessuno crede che le scuole, ordinate così come le abbiamo, sieno fomite di guai innumerabili e inenarrabili. E a parte ciò, io prevedo giorni tristissimi, ne' quali chi sia lontano dalla cosa !Pubblica dovrà tenersi beato. Monsummano, 10 dicembre 1894. La Vipera 1 ) è andata benissimo anche a Milano e si è replicata per tre sere con crescente successo : la critica, se non tutta, in gran parte le ha fatto, invece, boccuccia. Si fa a non intendersi. Non vogliono più che le commedie sieno scritte : dicono che il mio dia– logo non lo parla nessuno. Oh! bella! Lo parliamo, iper esempio, Lei ed io. Vicenza, 3 dicembre 1897. Rispondo di qui alla sua lettera che, le dico il vero, aspettavo ; di qui dove sono venuto ad abbracciare la mia figliola prima di lasciarla per molti mesi, e però in un momento di cui Ella imma– gina tutta la malinconia. Ho, prima d'accettare, titubato un pezzo : la prima offerta mi fu fatta sul finire del luglio e rifiutai : in otto– bre, mutati o modificati i propositi del governo, consentii a riflet– tere : e, do1poaver lungamente riflettuto, ho finito a dire di si. Se avessi pensato a me solamente, avrei, credo, risposto altri– menti. Ambizioni, Lei lo sa, io non ne ho: ma il pensiero che si possa laggiù rendere un grosso servizio a questo povero paese m'ha vinto. Certo il sacrificio non è piccolo; e poiché si tratta di paci– ficare la colonia., di sistèmarvi l'amministrazione, di far sì ch'essa non costi insomma troppo di preoccuipazioni e di danari all'Italia i poiché di questo unicamente si tratta, si può far qualcosa di molto serio, ma nulla di brillante; e però è a temere che, dopo aver fa. ticato ben bene, nessuno me ne tenga conto. Massaua, 6 marzo 1898. Non può credere, né io so dirle quanto piacere m'abbia fatto la sua lettera; prima perché, com'Ella immagina, ogni lettera che 1 ) Rappresentata per la prima volta all'Alfieri di Torino il Zl novembre 1894. Biblioteca Gino· Bia~co··

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