Pègaso - anno I - n. 2 - febbraio 1929
136 Lettere di Ferdinando M artini per la china degli amori nuovi. Essendo geloso, diventa i-ospettoso: e perché sospettoso, diventa, si capisce, avverso a familiarizzarsi con la malignità vera e supposta degli altri, che genera, per con– traccolpo, una sipecie di malignità sua. Ah, come mi dispiace ! Ohe noi che ci siamo goduti e forse scroccati la reputazione di gente di spirito s'avesse a finire come i Geronti di Molière o i tutori di Goldoni! Io .spero di no : ma l'esempio dà da pensare. Roma, .... 1892. .... Io preparo un commento alltti Genesi. Non è vero che Ma– thusalem vivesse novecento anni: fu uno che a cinquanta tante cose aveva visto, da scambiare un anno per venti. Io non son punto sicuro di non essere stato innamorato di M.lle de la Vallière. È vero che cominciai tanto présto ! Roma, 25 dicembre 1892. Le scrivo la mattina di CeplPO- (Qui non vogliono che Ceppo si dica. Dio guardi: Natale. Ma io alla gente che viene a chieder mancie o fare auguri, do il ceppo ; se gli avevo a dar io il natale, stavan freschi e non canzono! Dunque Ceppo.) Non c'è bisogno che lei si figuri e IP.Oidubiti che una sua let– tera mi faccia piacere: deve saperlo e averne la prova nella sol– lecitudine inconsueta cort cui le rispondo. E quella d'ieri poi m'ha fatto anche, per 1Più-ragioni, piacere· maggiore. · le ritorno di cuore gli auguri, cara signora Matilde : e anche lei può crederli sinceri, perché l'amicizia mia per lei data da un pezzo ed Ellà le ha !Porto molti argomenti per durare inalterata, non solo, ma crescere e fortificarsi. :ao trovato tanta g(lnte cattiva a questo mondo, èhe ak pQchissimi buoni sono affezionato ,direi quasi con gratitudine . .... Veniamo a ciò che Ella con una libertà ortografica che è prova della sua nervosità di questi giorni, mi scerba per ultimo. Rispondo con una sola parola, cui la !Prego di dare il i-:uoproprio e intero significato : - Volentieri. :.._ Ho riletto parte del lavoro ; un terzo all'incirca: e mi sono persuaso che il niio primo giudizio era giusto. Ci sono molte belle cose; i lettori !Per pregiarle saranno, pochi, ma questo non importa. Farò la prefazione, se Ella la de– sidera,. e la firmerò. Del resto ne riparleremo. ~-spero di tro– varla irrequieta com'è oggi: son curioso di vedere come fa lei per essere cattiva e per mostrare le scabrosità del suo carattere delle quali non mi sono mai accorto. Vorrei bensì saperla fisic~– mente guarita. Dunque non si stia a coreggere, come dicè lei: vero Biblioteca Gino Bianco
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